Otranto

Nuovi cantieri a Otranto. Ancora più spazi nel castello aragonese

Al via il progetto che vedrà il completamento del circuito sotterraneo delle mura e renderà possibile portare alla luce ambienti mai visti in precedenza. La torre matta ospiterà esposizioni e l'ipogeo costumi e tradizioni popolari

Il castello di Otranto

OTRANTO - Altri due nuovi cantieri avviati a Otranto relativi, uno al recupero dei sotterranei e di un ipogeo del Castello Aragonese, e l’altro al restauro della Torre Matta e recupero di un va-no adiacente occluso. Interventi, questi, tesi alla valorizzazione di due beni storici, di proprietà del Comune, che vedranno, così, ampliati i propri spazi fruibili. Nei sotterranei del castello, oggi ancora chiusi al pubblico, si prevede di recuperare l’intero circuito che si estende lungo tutto il perimetro dei quattro lati della sua pianta, e che rappresentava all’epoca un presidio di difesa della città.

Il progetto prevede di restaurarne gli ambienti e ricostruire all’interno, con immagini e pannelli didascalici, le funzioni e la vita che si svolgevano nel maniero, nato come fortezza difensiva. Inoltre, è previsto il recupero dell’ambiente ipogeo situato sotto il pavimento dell’atrio del castello, che già era venuto alla luce con i precedenti lavori di musealizzazione, e la definitiva pavimentazione, con pietra, dell’atrio che ci consentirà di eliminare tutti i dislivelli degli ingressi nelle sale del piano terra.

Per la Torre Matta, invece, è prevista, oltre al restauro della sala utilizzata fino ad oggi, l’apertura di un passaggio che immette nell’ambiente vuoto del puntone cinquecentesco che ha inglobato la torre sul lato mare. Tale vano, rimasto occluso per secoli, è alto circa 14 metri ed è colmo di detriti stratificati in secoli di storia, e, pertanto, occorrerà eseguire lo scavo archeologico di tutto il materiale presente. Una volta svuotato, il progetto prevede la realizzazione di una struttura a più piani all’interno di questo spazio recuperato, che formerà un’unica galleria d’arte con la sala superiore.

In questo modo si renderanno ancor più suggestivi due dei luoghi di maggior interesse storico-architettonico della città, e si amplieranno le superfici disponibili di questi monumenti che rappresentano contenitori culturali utili ad ospitare vari appuntamenti artistici, ma non solo. Si precisa che in un precedente articolo dedicato allo stesso argomento era stato erroneamente riportato, che il progetto esecutivo di recupero e fruizione della Torre Matta, era a cura dell’architetto Stefania Maggio e che i lavori erano affidati a “Edilcostruzioni srl”. Invece il progetto è dell’architetto Serena Luisa Rosati e i cantieri saranno realizzati dalla ditta CO-MAR per Consorzio Stabile Costruttori di Lecce”.


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