Otranto

Il Club Med chiude. Preoccupazione per un centinaio di lavoratori

Nell'assemblea convocata dall'amministrazione con i dipendenti arriva la notizia più drammatica: i gestori si tirano indietro e non riaprono la struttura per la prossima stagione. È corsa contro il tempo per cercare soluzioni

Immagine estiva del Clu Med

OTRANTO - Ora è ufficiale: il Club Med di Otranto chiude. L'annuncio lo dà il sindaco, Luciano Cariddi, all'inizio dell'incontro convocato al centro "don Tonino Bello" alla presenza dei numerosi dipendenti e lavoratori della storica struttura del turismo salentino: il primo cittadino aveva raccolto nella mattinata, in un incontro con le parti, le reali volontà dei protagonisti di questa delicata transizione, con i gestori che hanno espresso chiaramente l'intenzione di farsi da parte, pur con un contratto ancora effettivo per tutto il 2013.

Il batti e ribatti successivo alla vendita dell'ultima quota societaria ad Italia Turismo si conclude, dunque, nella maniera meno felice, ma in qualche modo annunciata. E sembra che ad incidere sulla decisione di Club Med non ci siano solo ragioni prettamente economiche, ma i rapporti divergenti tra proprietà e gestione.

Nel corso dell'incontro, Cariddi assieme al consigliere provinciale Francesco Bruni e all'ex sindaco Francesco Vetruccio, davanti ai circa 120 lavoratori otrantini coinvolti, hanno provato a tracciare le possibili mosse per una strategia comune che possa dare risposte a questa emergenza. Fatto sta che, mentre da una parte, Italia Turismo aveva chiarito di voler procedere a riqualificare ed ammodernare la struttura, Club Med si dice intenzionato a pagare il canone annuale di gestione, ma non a riaprire la struttura per la prossima stagione.

I passi previsti d'ora in avanti saranno almeno tre: innanzitutto, la verifica di un possibile intervento con la task force occupazione della Regione, per dare respiro ai dipendenti; la seconda azione consisterà nella ricerca di nuovi soggetti interessati a subentrare fin da subito alla gestione odierna di Club Med, per scongiurare il fermo dell'estate; infine, è stato richiesto ai lavoratori di scegliere dei propri rappresentanti, per fiancheggiare le istituzioni nei tavoli che si andranno a convocare.

La speranza resta quelle che le "azioni utili" riaprano una partita, che, nello sconforto e nella evidente delusione dei lavoratori, per ora, appare decisamente chiusa, aggravando la situazione occupazionale del territorio.


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