Nardò

Ulivi del castello “abbattuti” da Xylella: dopo l’estate nuovi esemplari di Leccino

Secchi e pericolanti sono stati eradicati questa mattina i due alberi posti nelle aiuole all'ingresso del palazzo comunale di Nardò da due anni intaccati dal batterio. Tra settembre e ottobre si provvederà a piantare le nuove varietà più giovani e resistenti

NARDO’ - Un tempo non troppo lontano erano forti e rigogliosi e adornavano, anche come simbolo identitario, l’accesso (subito dopo la scalinata), che introduce verso il castello e la sede politica del comune neretino. Da un paio d’anni però sono stati inesorabilmente intaccati dal batterio della xylella che li ha resi mestamente secchi e anche pericolanti.

L’amministrazione comunale ha disposto il doveroso “cambio della guardia” per i due vecchi e malandati ulivi posti al centro delle aiuole all’ingresso del maniero di Palazzo Personè, che saranno presto sostituiti da un altro paio di alberi, sempre d’ulivo, ma diversa varietà e ovviamente più giovani.

“Purtroppo i due ulivi del castello combattevano da qualche anno con la Xylella ed erano diventati irrimediabilmente secchi e pericolosi” spiega l’assessore al Verde pubblico, Andrea Giuranna, “abbiamo attivato la procedura prevista in questi casi e provveduto all’eradicazione. Salvaguardando ovviamente la facciata del castello, la nostra cartolina più bella. Che in autunno riavrà due nuovi ulivi, forti e resistenti al batterio”.

Indeboliti dal batterio “fastidioso” i due esemplari di ulivo della varietà “Cellina” avevano quindi terminato il loro ciclo vitale. Negli ultimi tempi in tanti hanno segnalato la condizione dei due alberi, completamente secchi, diventati ormai un elemento di disturbo degli equilibri estetici della facciata del castello e un pericolo per tutti anche a causa di qualche ramo pericolante.

Questa mattina gli operai di Agriservice hanno proceduto all’eradicazione, dopo regolare comunicazione da parte del dirigente dell’area funzionale 1, Cosimo Pellegrino, al Dipartimento agricoltura, sviluppo rurale e ambiente della Regione.

Il caldo opprimente dei prossimi mesi, però, impedirà nell’immediato la messa a dimora di nuove piante. La società incaricata, tra i mesi di settembre e ottobre, provvederà ad arricchire le due aiuole con altrettanti esemplari di ulivo, stavolta di varietà “Leccino”, resistente agli attacchi del batterio.


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