Redditi bassi, maxi patrimonio: confiscati beni e conti bancari per 650mila euro
Villa, locale commerciale, sette terreni, quattro conti correnti bancari e due autovetture di grossa cilindrata sarebbero riconducibili a Francesco Russo, 60enne neretino, già condannato per tentata estorsione, rapina, sequestro di persona e porto illegale di armi da fuoco e indagato per "Canasta"
NARDO’ – Una villa di 540 metri quadrati, un locale commerciale, sette terreni per 50 are. E ancora: quattro conti correnti bancari e due autovetture di grossa cilindrata. Tutto nel territorio comunale di Nardò. E tutto incamerato dallo Stato, ora che è giunto il provvedimento di confisca.
A eseguirlo, all’alba di oggi, sono stati gli uomini della Direzione investigativa antimafia di Lecce. Beni mobili e immobili, per un valore di circa 650mila euro, sarebbero riconducibili a Francesco Russo, 60enne neretino. L’uomo ha subito condanne per tentata estorsione, rapina, sequestro di persona e porto illegale di armi da fuoco.
Il provvedimento di confisca di oggi, che segue il sequestro dell’aprile dello scorso anno, è stato emesso dalla seconda sezione penale del Tribunale di Lecce. La proposta di misura patrimoniale è stata avanzata dal direttore della Dia, Leonzio Ferretti, al termine di indagini della sezione operativa leccese, in base alle quali s’è accertata una chiara sproporzione tra i redditi dichiarati da Russo e l’ingente patrimonio, risultato intestato a parenti stretti e che sarebbe a lui riconducibile.