Maglie

Maglie: il caso Copersalento ora si sposta in piazza

Arriva la manifestazione del sindaco Fitto, che lamenta una censura nei suoi confronti e punta il dito sulle responsabilità della Provincia sulla vicenda: "Chi non vuole chiarezza è proprio il Pd"

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Prima la manifestazione di sabato 8 novembre, organizzata dal Partito democratico magliese, poi un comizio di replica del sindaco Antonio Fitto, la domenica sera. Il caso Copersalento si sposta in piazza Aldo Moro, dove in un batti e ribatti virtuale, è stato protagonista di una due giorni di politica al vetriolo: accuse reciproche hanno condito il weekend magliese di veleni verbali, come se già non bastassero quelli materiali delle discusse emissioni. Con la tragica morte dell'operaio di Uggiano la Chiesa ancora sullo sfondo, la manifestazione del Pd, nata per chiedere chiarezza sulle reali condizioni della struttura di coincenerimento di rifiuti, ricadente nella zona industriale di Maglie, ha avuto un epilogo inatteso: pare che il sindaco di Maglie, Antonio Fitto, invitato alla manifestazione, abbia chiesto di poter intervenire, ricevendo un clamoroso rifiuto. Di tutta risposta, ieri sera, ha convocato un proprio comizio, alla presenza dei vertici regionali e provinciali di Forza Italia, per ristabilire quella che è stata definita "un'operazione di verità".

E così la contromanifestazione, convocata d'urgenza, si è trasformata in un'arringa difensiva del sindaco magliese sul proprio operato. Fitto ha, inoltre, additato la provincia di Lecce come non immune da colpe nella vicenda Copersalento, sottolineando come, all'epoca della rilevazione della diossina presente nei fumi emessi dallo stabilimento, non gli abbia fornito comunicazioni ufficiali, limitandosi piuttosto ad un provvedimento amministrativo di sospensione dell'attività. Il sindaco ha evidenziato, come in un incontro tenutosi a Palazzo Celestini, si sia trovato davanti a posizioni discordanti tra l'ente provinciale e l'Arpa, sollecitando egli stesso un accordo tra le parti e garantendo la collaborazione piena del proprio comune. Resta ancora oscuro per Fitto il perché la Provincia non abbia ancora divulgato i dati ufficiali ottenuti dai deposimetri: da qui il dubbio che a non voler fare chiarezza sia proprio il centro sinistra, impegnato secondo Fitto, nella preparazione della campagna elettorale ed interessato alla trattativa per la vendita della Copersalento.

Non si spiegherebbero altrimenti le assenze alla manifestazione del Pd del presidente Pellegrino, dell'assessore all'ambiente e di altri esponenti di spicco del centro sinistra provinciale. Fitto non ha risparmiato critiche neanche alla stampa, rea di non aver doverosamente criticato l'atto censorio del Pd nella manifestazione di sabato. Ma al di là delle reciproche accuse, in taluni casi strumentali, la vera operazione verità presupporrebbe il riconoscimento delle responsabilità trasversali dei soggetti contendenti: un atto che forse potrebbe lasciar trasparire la voglia di cooperare seriamente, mettendo da parte interessi di bottega, per cercare in ogni modo di garantire la sicurezza dei lavoratori e la salute dei cittadini.


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