Gallipoli

Un progetto per riaprire l’ex Ceduc. Diventerà un centro per anziani

Per l'immobile delle ex Colonie di lungomare Galilei si è parlato di alienazione, ma il Comune illustra il progetto per una Residenza socio sanitaria assistenziale. Spazio anche ai giovani con gli impianti sportivi e sala convegni

L'ex Ceduc (Foto di Rita de Bernart)

GALLIPOLI – Dopo gli interminabili lavori di riqualificazione e l’attesa per definire il futuro dell’ex Ceduc, il centro educativo di lungomare Galilei, arrivano buone nuove per l’apertura della struttura. Si parla con insistenza di un nuovo caso di alienazione dell’immobile da parte del Comune, ma da Palazzo Balsamo s’illustra invece un progetto per mettere a servizio della città l’area delle ex Colonie. L’idea di base sulla quale si sta impegnando l’amministrazione comunale, e segnatamente l’assessorato alle Politiche sociali, retto da Giovanni Fiore, prevede per l’ex Ceduc l’allestimento di una Residenza socio sanitaria assistenziale destinata ad anziani non, o parzialmente, autosufficienti e non assistibili a domicilio, con l’obiettivo di fornire accoglimento, prestazioni sanitarie, assistenziali e di recupero funzionale e sociale.

Altro punto importante del programma è lo scambio intergenerazionale, che si intende promuovere attraverso la condivisione di spazi comuni già esistenti nella struttura, quali gli impianti sportivi nonché la realizzazione, in un’ala dello stabile, della cosiddetta “Casa per la vita”, vale a dire una struttura residenziale a carattere socio-sanitario destinata ad accogliere, in via temporanea o permanente, persone con problematiche psicosociali. “Questo progetto nel suo complesso” spiega l’assessore Fiore, “garantirebbe il raggiungimento di diverse finalità: prevenire la solitudine e l’emarginazione delle fasce più deboli, ottenere un sufficiente livello di copertura territoriale del servizio e favorire il mantenimento delle relazioni esterne e l'inclusione degli anziani nella vita sociale, attraverso l'offerta di attività assistenziali integrative e di socializzazione e soprattutto, uno degli obiettivi specifici di questo esecutivo, ridurre la distanza tra pubblica amministrazione e cittadinanza”.

Una progettualità che nelle intenzioni dichiarate andrebbe a colmare una lacuna presente nel territorio cittadino, relativamente alle attività sociali in genere ed in particolar modo nell’ambito della terza età. Senza dimenticare le ricadute occupazionali ed economiche che si avrebbero. “La grandezza e gli ampi spazi disponibili nell’immobile” spiega ancora l’assessore Fiore, “renderebbero realizzabili altre attività quali per esempio il cosiddetto Sportello sociale, offrendo al cittadino anziano un luogo vicino dove reperire informazioni, dove vi sia la presenza di un operatore che con attenzione e motivazione lo accompagni alla conoscenza dei servizi cui può accedere, in relazione al bisogno espresso”.

Inoltre nelle sale dell’ex Ceduc sarà allestita un’ampia sala convegni, di cui la città è attualmente sprovvista, ad uso non solo del Comune, ma anche e soprattutto delle associazioni cittadine. “Un’idea progettuale” commenta il sindaco Francesco Errico, “con cui mettiamo a disposizione della nostra città una delle strutture più importanti, al fine di agevolare tanto un settore particolarmente  importante per l’azione amministrativa, quale quello delle politiche sociali, quanto le nostre associazioni cittadine che, a turnazione, avranno modo e possibilità di fruire degli spazi della struttura a loro riservati”.


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