“Nessuna evasione per Premio Barocco”. Commissione sospende riscossione
Con due ordinanze del 16 dicembre la Commissione tributaria di Lecce ha accolto il ricorso dell’avvocato Villani e sospeso gli avvisi di accertamento dell’Agenzia delle Entrate relativi agli anni 2010 e 2011.”Errori formali, ma conti registrati”
GALLIPOLI - Gli sviluppi dell’inchiesta avviata nel marzo del 2013 sulle verifiche fiscali compiute dalla Guardia di Finanza della compagnia di Gallipoli, e le ipotesi di evasione di imposte e versamenti Iva da parte dell’associazione Premio Barocco Salento onlus, stavolta depongono a favore della famiglia Cartenì.
Dopo una prima sentenza sfavorevole (ma in attesa di giudizio d’appello) dei mesi scorsi che ha portato alla condanna di Donatella Cartenì, figlia 30enne dell’ex patron e legale rappresentante dell’associazione, a dieci mesi di reclusione (pena sospesa) per i reati tributari previsti dal Decreto legislativo 74 del 2000 per le omissioni relative all’attività dell’anno 2007, arrivano invece due ordinanze della Commissione tributaria provinciale che sospendono gli avvisi di accertamento inoltrati dall’Agenzia delle entrate per gli anni 2010 e 2011.
In buona sostanza dagli sviluppi dell’inchiesta avviata dalle fiamme gialle, e in seguito ad un verbale di costatazione del 25 giugno del 2013, era stata trasmessa comunicazione al Fisco al fine di recuperare eventuali somme per imposte non versate in quegli anni. Nell’inchiesta complessiva erano finiti anche gli anni di gestione della onlus, operante nel settore culturale e degli spettacoli, del 2008 e 2009. Ma per quest’ultimi la famiglia Cartenì aveva dimostrato già la correttezza dei dati dichiarati.
In buona sostanza, secondo la tesi difensiva dell’avvocato Villani è stato fatto presente e dimostrato che quand’anche fossero emerse delle irregolarità contabili sulla gestione di quegli anni rilevate dagli organi di verifica, “le stesse erano da considerare di natura formale, in quanto di fatto i ricavi ed i costi risultano regolarmente registrati, per cui non è stata commessa alcuna evasione fiscale”. Alla luce di tale provvedimento il figlio dell’ex patron, Andrea Cartenì afferma che “questa è la dimostrazione che l’associazione Terra del Sole onlus da me rappresentata non può certo essere ritenuta un evasore fiscale, potendo continuare ad organizzare e gestire il Premio Barocco il quale ha valorizzato il nostro territorio a livello internazionale”.