Gallipoli

Gallipoli Futura dona dieci defibrillatori. Il Comune pronto ad installarli

Prende corpo il progetto per rendere Gallipoli una città "cardio-protetta". Le apparecchiature saranno posizionate nei luoghi di maggior afflusso

La cerimonia della donazione

GALLIPOLI – La contrapposizione politica lascia ragionevolmente il posto al beneficio sociale e all’innalzamento delle misure di prevenzione e di primo soccorso e per Gallipoli parte il progetto di realizzazione della “città cardio-protetta”. Ciò sarà possibile a breve grazie all’iniziativa già palesata in campagna elettorale dall’associazione Gallipoli Futura e che ora si concretizzerà con la donazione (annunciata e in fase di formalizzazione) al Comune di dieci defibrillatori semiautomatici da posizionare nei punti nevralgici e di maggior affollamento della città. All’amministrazione comunale il compito di accettare il “dono” e di realizzare le teche o colonnine video-sorvegliate e collegate con le sale operative del servizio di emergenza del 118, dove posizionare le apparecchiature già commissionate alla società Tecnogaz e rese disponibili per il tramite dell’associazione di Gallipoli Futura da un anonimo benefattore. Una donazione che il sindaco Stefano Minerva, contattato ieri per conto del gruppo e del sodalizio, dal consigliere Vincenzo Piro, ha accolto con favore manifestando la sua intenzione “di prevedere la spesa e di accelerare i tempi per dotare la città dei nuovi defibrillatori”. Senza ulteriori intoppi le apparecchiature potranno essere consegnate al Comune entro una decina di giorni e la spesa per l’allestimento delle postazioni non dovrebbe superare la quota dei 10-15 mila euro complessivi.

L’iniziativa è stata illustrata dal presidente di Gallipoli Futura, Luigi De Tommasi, e dalla dottoressa Manuela Quarta, candidata al consiglio comunale, che già nel corso di uno dei comizi della campagna elettorale aveva preannunciato la volontà di promuovere “un gesto d’amore” nei confronti della comunità gallipolina e per i turisti realizzando il progetto della città cardio-protetta. Un progetto che ora, anche dai banchi della minoranza, Gallipoli Futura ha inteso offrire e mettere a disposizione del Comune. Hanno preso parte alla presentazione del progetto anche i consiglieri comunali eletti, Vincenzo Piro e Giuseppe Cataldi anche in rappresentanza di Flavio Fasano assente per ragioni professionali. Nel corso dell’incontro è stata ribadita la valenza della dotazione dei defibrillatori semiautomatici alla città e anche la facilità di utilizzo, con i sensori che una volta posizionati  effettuano in automatico l’indagine preliminare, distinguendo tra adulti e bambini, riconoscendo se si è in presenza di un arresto cardiaco e rilasciando le eventuali scariche elettriche antifibrillazione.

Nel contempo l’apparecchiatura una volta sganciata dalla colonnina invia già un segnale di chiamata al servizio di emergenza che con l’arrivo del personale sanitario specializzato ha il compito di portare a termine l’intervento di soccorso. L’associazione di Gallipoli Futura e la dottoressa Quarta hanno anche annunciato l’avvio di corsi gratuiti in teleconferenza per tutti i cittadini o le attività in prossimità delle postazioni che volessero formarsi ad un corretto uso dei defibrillatori indispensabili nei primi cinque minuti d’intervento in caso di arresto cardiaco. Per maggiori informazioni basterà prendere contatti presso la sede di Gallipoli Futura. Per quanto concerne l’ubicazione delle dieci apparecchiature nelle loro apposite teche sono già stati individuati quali punti nevralgici e strategici via Antonietta De Pace (centro storico), piazza Fontana Greca, lungomare Marconi all’altezza della banchina largo Guardia Costiera, il viale Bovio nei pressi del monumento dei caduti, piazza Giovanni XXIII all’imbocco di Corso Roma, la zona di via Pavia tra gli uffici comunali e l’istituto comprensivo dell’ex terzo polo, nell’area mercatale di via Alfieri, sul lungomare Galilei nelle vicinanze di piazza Falcone Borsellino, nei pressi dello stadio comunale in zona Lido San Giovanni, e alla seconda entrata della Baia Verde.                                         


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