Aria natalizia nel castello. I “presepi d’autore” in mostra sino a gennaio
Da domani riapertura per la sessione invernale dell'antico maniero di Gallipoli che ospiterà sino all'11 gennaio le opere e i presepi provenienti dal museo della ceramica di Grottaglie. Esposti anche un centinaio di manufatti in terracotta
GALLIPOLI - Aria natalizia nei meandri del castello di Gallipoli pronto a riaprire le porte al pubblico e ai visitatori per la sessione invernale con l’allestimento della mostra de “I Presepi d’autore”. Da domani, 6 dicembre, e sino al prossimo 11 gennaio infatti nelle sale dell’antico maniero, con ingresso da piazza Imbriani, saranno esposte quindici opere provenienti dal Museo della ceramica di Grottaglie. E si tratta nel dettaglio di opere premiate nel corso degli anni nell’ambito della “Mostra del Presepe”, la rassegna trentennale dedicata all’arte del presepe in ceramica.
L’allestimento della nuova mostra è curato da Daniela De Vincentis, responsabile del museo della ceramica di Grottaglie, ed oltre all’associazione temporanea di scopo guidata dalla società Orione che gestisce il castello ionico e all’amministrazione comunale del sindaco Francesco Errico, si avvale della collaborazione dell’assessorato alla cultura del Comune di Grottaglie, retto da Maria Pia Ettorre.
Un nuovo incontro tra culture nel castello gallipolino dove questa volta trova dimora la tradizione figulina grottagliese, pienamente attestata già in età medievale, e che si caratterizza per la varietà morfologica, iconografica, decorativa e tecnica con la quale sono stati realizzati nel tempo oggetti finalizzati a usi funzionali, cultuali o prettamente ornamentali. Parallelamente a questa produzione, già nel corso dell’Ottocento, l’artigianato grottagliese realizzava presepi in terracotta dipinta, composti da figurine e paesaggi piccolissimi: pastorelli di ogni forma e grandezza con il bambin Gesù sempre paffutello e sorridente nelle braccia di Maria accanto a Giuseppe; i Re magi e poi i cavalli, le pecore, le casette, gli angeli e i pastori fra i quali l'immancabile “sbantusu”, personaggio colto in pieno stupore alla vista della stella.
Si rammentano i nomi di alcuni maestri attivi tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX, fra cui Petraroli, Manigrasso, Micera, Esposito e i Peluso, illustri specialisti del presepe per diverse generazioni. Nel tempo, l'antica tradizione figulina della città di Grottaglie ha elaborato nuove forme artistiche che non hanno comunque dimenticato il modello presepiale tradizionale.
Ben 96 opere di terracotta realizzate manualmente alla “ruota”, e modellati e decorati a timbro e a rotella come nell'antica tradizione della ceramica di Grottaglie. Le figure del presepe reinterpretano la tradizione delle "pupe", mentre gli alberi ricordano i famosi "pumi", elemento decorativo molto in uso sui balconi dell'antico borgo di Grottaglie e dei centri storici del Salento, oggetto della tradizione “tornato” molto in auge negli ultimi anni. Gli orari di apertura per le visite comunicati per dicembre e gennaio sono dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17 con chiusura il lunedì, tranne i festivi. Il costo del biglietto per ingresso e mostra è di 5 euro (intero) e di 3 euro (ridotto per bambini dai 6 ai 14 anni, ultra 65enni, scolaresche, diversamente abili e relativi accompagnatori, gruppi superiori a 20 unità).