Galatina

Con la cocaina e "maria" nei pressi della scuola. Patteggiano la pena i tre ragazzi

Il gup ha disposto la sospensione condizionale della pena detentiva per i due 22enni fermati, lo scorso 19 gennaio, assieme ad un amico di 21 anni e ad un minorenne, a Galatina. Furono sorpresi con lo stupefacente e materiale per il confezionamento custodito nelle rispettive abitazioni

Il materiale sequestrato dalla polizia

LECCE – Hanno patteggiato la pena, davanti al gup Carlo Cazzella, i tre ragazzi originari di Galatina, fermati lo scorso 19 gennaio, nei pressi di un istituto scolastico della cittadina, perché sorpresi con cocaina, hashish e marijuana. Si parla , rispettivamente,  di 2 anni e 2 mesi per  Mattia Giovanni Raho, 22enne, e di due anni per gli altri amici fermati in quella giornata: Pierluigi Romano, di 22 anni e Marco Mele, di 21. Il gup del Tribunale di Lecce ha inoltre disposto la sospensione condizionale della pena detentiva e pecuniaria per gli imputati, difesi dagli avvocati Antonio Fracasso, Carlo Congedo, Mario Stefanizzi e Giuseppe Bonsegna, revocando inoltre l’obbligo di dimora.

Era una mattina di sabato quando gli agenti di polizia del commissariato di Galatina, perquisirono la Volskwagen Golf, guidata da Romano, sulla quale viaggiavano i tre ragazzi, in compagnia di un quarto, minorenne, poi denunciato, rinvenendo lo stupefacente anche a seguito delle ispezioni domiciliari disposte dal pm di turno, Roberta Licci.

Nello specifico, i poliziotti trovarono un involucro, nascosto sotto il sedile posteriore dell’abitacolo, contenente 12,2 grammi di cocaina ed un altro con 5 grammi di “maria”. Nel cofano, anche un bilancino di precisione e una confezione con 2,1 grammi di altra sostanza, assieme ai sacchetti normalmente utilizzati per congelare gli alimenti. Il quarto fermato, inoltre, il 17enne,  aveva con sé un altro involucro contenente 0,7 grammi di marijuana. Nell’appartamento di Pierluigi Romano, erano nascosti nell’armadio della camera da letto, tre involucri di cellophane contenenti 1,7 grammi di cocaina. A casa di Giovanni Raho, invece, gli inquirenti rinvennero altri 11,2 grammi di stupefacente e l’elenco con i nomi dei clienti e le quantità acquistate annotati su un foglio nascosto in un vaso.

 Infine, nell’abitazione di Marco Mele, nel cassetto del comodino, spuntò un vaso di vetro con all’interno del riso e tre involucri in cellophane con 7,2 di cocaina, ai quali si aggiunsero ulteriori 94 grammi di marijuana, suddivisa in diverse dosi, e due bilancini di precisione.


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