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“Lecce e… fuorilecce”. Da Perugia la satira colpisce Miccoli e compagni

Sulla fanzine in distribuzione domenica al “Renato Curi” una vignetta in cui un gruppo di calciatori umbri, armati fino al collo, intimano la resa ai leccesi: mister Lerda e tre calciatori, tra cui il capitano che è coinvolto, a Palermo, in un'inchiesta della magistratura

La vignetta su Vecchia Guardia, fanzine del tifo perugino.

LECCE – La satira è sacra, si sa. Ma può anche andare di traverso, soprattutto se si mettono in ballo amori e umori legati al calcio. Capita così che da Perugia rimbalzi una vignetta, pubblicata su Vecchia Guardia, fanzine dei tifosi del Grifo e intitolata “Lecce e Fuorilecce”.

Nell’illustrazione cinque calciatori del Perugia, armati fino ai denti, fronteggiano minacciosi quattro giocatori del Lecce. Le due squadre si affronteranno al “Renato Curi” domenica, alle 15. Del gruppetto giallorosso fanno parte mister Franco Lerda, che alza le mani in segno di resa, Ferreira Pinto che guarda preoccupato verso la punta della pistola che Comotto, il capitano degli umbri, gli punta alla testa, Miccoli e Martinez. Quelli più conosciuti.

Senza fare un processo alle intenzioni, è abbastanza chiaro che l’ispirazione sia stata alimentata dalle vicissitudini giudiziarie del bomber di San Donato di Lecce, coinvolto a Palermo in un’ inchiesta penale e criticato per la sua vicinanza, durante la lunga permanenza in Sicilia, a personaggi discussi. Il pessimo inizio del Lecce, poi, può aver indotto i sostenitori avversari a calcare la mano sul concetto di resa.

Intanto, con stile, bisogna incassare questa “provocazione “ e chissà che per la gara di ritorno non si possa restituire rendere pan per focaccia. A pensarci bene, gli spunti non mancano.


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