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Sacilotto, i piedi buoni illuminano la difesa: “Contento di essere utile al Lecce”

Il centrocampista brasiliano, per le assenze di Vinetot, Diniz e D'Ambrosio, sta giocando sin dalla prima giornata come centrale. E venerdì sera, contro la Reggina, è stato il migliore in campo: "Abbiamo tutti dato il massimo, avanti così"

Gabriel Sacilotto.

SQUINZANO – Nel variegato mondo del pallone esiste una scuola di pensiero per la quale il calciatore dai piedi “educati” può disimpegnarsi bene in quasi tutti i ruoli. La prova di Gabriel Sacilotto contro la Reggina porta acqua al mulino di quella corrente.

Il centrocampista, infatti, è stato schierato ancora una volta da difensore centrale: l’assenza contestuale di Vinetot, Diniz e D’Ambrosio, coniugata con le squalifiche di Abruzzese, Lopez e Martinez che avevano restretto numericamente il reparto arretrato, ha convinto sin da questa estate mister a estrarre il coniglio dal cilindro: nell’ultima uscita, al fianco dell’esperto Abruzzese,  il brasiliano si è dimostrato tra i migliori in campo con chiusure puntuali ma anche iniziative palla al piede che hanno dato all’impostazione della manovra del Lecce un altro respiro.

Questa mattina Sacilotto si è presentato in sala stampa, al Comunale di Squinzano, al termine dell’allenamento in vista della trasferta infrasettimanale di Torre Annunziata. Il calciatore si è prima soffermato sulla gara vinta contro la Reggina per 2 a 0: “E’ stata una bella partita, abbiamo tutti dato il massimo. Deve essere la base per le prossime gare, stiamo già pensando al Savoia”.

Non sarà un match facile quello che attende i giallorossi in Campania, vuoi per la tradizionale ostilità di un campo “caldo”, vuoi per una superficie in sintetico dalle dimensioni peraltro contenute: il Lecce, invece, si sa, preferisce giocare su terreni ampi in larghezza e profondi. Il “Giraud” di Torre Annunziata misura 104.5 metri in lunghezza e 68.5 in larghezza (il limite regolamentare è 110 per 75). C’è poi il valore dell’avversario, che proprio nel pomeriggio di oggi si è imposto per 2 a 0 in casa dell’Aversa Normanna.

Sacilotto è alla sua seconda stagione nel Lecce, ma nella scorsa, per un infortunio muscolare al quale hanno fatto seguito più ricadute, è rimasto quasi sempre fermo. E’ riuscito però a disputare uno scorcio della sfortunata finale di ritorno a Frosinone nella quale ha fatto comunque capire di poter essere ancora utile alla squadra: “Ringrazio Dio e la mia famiglia che mi è sempre stata vicina” ha detto il centrocampista-difensore che una parentesi nella retroguardia l’aveva già vissuta, sempre per un’emergenza, nella serie A del campionato paulista, con il Rio Branco.

Sull’eventualità di un cambio di modulo – da settimane mister Franco Lerda prova la difesa con 3 centrali – Sacilotto è parso ottimista: “Sulle marcature c’è un difensore in più e si ha più possibilità di uscire palla al piede”. Un dettaglio non da poco, per un centrocampista e infatti il brasiliano venerdì sera più di una volta ha accelerato la manovra con cambi di fronte.

Sollecitato a esprimersi su quale nuovo compagno lo abbia maggiormente impressionato, ha spezzato una lancia a favore di un attaccante: “Già in ritiro Gigi Della Rocca mi aveva colpito per la sua capacità di corsa anche in fase di non possesso e di aiuto alla squadra”. Sacilotto ha infine espresso apprezzamento anche per l’esterno Rosafio, autore tra l’altro di un bel goal in Coppa Italia contro il Foligno.


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