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Liverani, tra scelte obbligate dietro e opzioni in attacco: "A Brescia sarà battaglia"

Il tecnico del Lecce, che ritrova Lapadula e Rossettini, deve fare a meno di Lucioni e Petriccione, oltre che di Mancosu e Meccariello. E su Balotelli dice: "Un top player, ha già dimostrato il suo valore"

Liverani dà indicazioni ai suoi, contro il Genoa.

LECCE - Oramai l'indisponibilità di un certo numero di calciatori è routine per Fabio Liverani. Nella lista dei convocati per la partita di domani a Brescia (ore 15), non figurano Meccariello e Mancosu, che si spera di poter riaggregare al gruppo dalla prossima settimana, Lucioni e Petriccione, squalificati, Dumancic e Imbula, anche loro alle prese con problemi fisici. 

D'altra parte si registra il rientro, dopo le rispettive squalifiche, di Lapadula e di Rossettini. L'allenatore del Lecce prova quindi a fare ancora di necessità virtù alla vigilia di Brescia-Lecce: "Le squalifiche sono fisiologiche, è abbastanza normale che a questo punto del campionato uno o due calciatori possano essere appiedati dal giudice sportivo. Dietro siamo numericamente gli stessi, se la giocano Riccardi e Dell'Orco. In mezzo al campo siamo abbastanza contati, un'pzione potrebbe vedere Shakhov come interno, faremo delle valutazioni anche in relazione a come ci muoveremo davanti". Queste premesse lasciano presupporre una linea difensiva con Rispoli, Rossettini, Dell'Orco e Calderoni, mentre in mediana ci saranno sicuramente Tachtsidis e Majer, con Tabanelli favorito per prendere il posto di Petriccione.

Molto più frecce al suo arco Liverani ce l'ha in attacco anche se bisogna procedere con cautela perché le sostituzioni a disposizione restano sempre tre: "Sia Falco che Farias non possono avere i 90 minuti però faranno parte della gara, sono calciatori importanti. A Torino abbiamo giocato con Farias e Falco dietro Lapadula, facendo una buona gara. Ogni partita una storia a sé, io devo tenere presente molti fattori, dal minutaggio dei miei agli avversari". 

Per quanto riguarda la sfida in casa delle Rondinelle, il contesto appare abbastanza scontato: "Il Brescia, in questo momento dietro di noi, farà la partita della vita per risucchiarci. Da parte nostra dobbiamo avere l'intelligenza e la forza di tenerli quanto più possibile a distanza". L'allenatore del Lecce ha poi ridimensionato il rischio che gli strascichi della serie B possano davvero pesare nel match di domani: "L'anno scorso abbiamo vinto una gara a testa, siamo stati entrambi promossi direttamente in A, non vedo tutta questa acredine nell'aria. Brescia e Lecce sono due formazioni che provano a giocare a calcio e a restare in serie A: dunque sarà battaglia, una partita maschia, con giocatori importanti da entrambe le parti".

Liverani ha accennato anche alla somiglianza delle due formazioni dal punto di vista tattico, dal momento che i lombardi giocano con un 4-3-1-2 con Tonali in posizione da classico mediano: "Anche loro giocano col trequartista, che è Romulo che nasce come centrocampista. Si tratta di un ruolo che deve essere interpretato da gente che sa fare tutto: lui è intelligente, si sa muvere tra le linee, ha esperienza ed equilibrio. Balotelli ha le qualità e le ha già dimostrate. Non ha nulla a che fare con le squadre che lottano per la permanenza, sta ritrovando la sua condizione migliore, a Ferrara ha fatto un'ottima gara, stiamo parlando di un top player". 

Un lavoro particolare, durante la settimana di preparazione alla partita, è stato fatto sull'approccio alla gara, che nelle ultime apparizioni è stato così fragile da mettere il Lecce in condizioni di fare una partenza con handicap: "Abbiamo valutato le ultime tre, quattro uscite, pensando a delle soluzioni che possano far partire la squadra con maggiore attenzione e intensità. Sta a me capire il motivo di certe partenze e trovare le alternative". Certamente un grande sostegno alla squadra lo daranno gli oltre mille tifosi che gremiranno il settore ospiti dello stadio di Brescia.


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