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Per il Sassuolo una valanga di passaggi. Mancosu e Petriccione maratoneti

Nell'undicesima giornata nessuna squadra ha fatto quanto gli emiliani. Nei dati una chiave di lettura meno emotiva del pareggio per 2 a 2 al "Via del Mare"

Marco Mancosu, palla al piede.

LECCE – Possesso palla, mole ma anche accuratezza dei passaggi, capacità di distribuire in maniera equilibrata su entrambe le corsie i tentativi offensivi. La forza del Sassuolo di Roberto De Zerbi (nella foto, sotto), alla prova delle statistiche, sta soprattutto in queste voci oltre che, naturalmente, in un capitale umano di gran lunga superiore, almeno per valore nominale, a quello del Lecce affidato a Fabio Liverani.

E se i numeri, da soli, non possono bastare a spiegare il senso pieno di una partita, possono aiutare a equilibrare emozioni e razionalità: il pareggio per 2 a 2, insomma, può essere considerato un buon risultato per i salentini sebbene essere ripresi nei minuti finali – e per la seconda volta di seguito dopo la gara con la Sampdoria – dia adito a legittime recriminazioni su quella che sarebbe potuta essere una classifica più tranquillizzante.

Gli emiliani hanno tenuto la palla per 33 minuti e 9 secondi, pari al 61 percento del gioco effettivo, e per ben 19 minuti (57 percento) lo hanno fatto nella metà campo del Lecce che, al contrario, ha palleggiato in quella del Sassuolo solo per il 41 percento del tempo in cui ha fatto possesso.

I passaggi riusciti per Mancosu e compagni sono stati 320, a fronte di 560 per il Sassuolo, pari rispettivamente all’81 e all’87 percento di quelli tentati. Si tratta di un dato impressionante nel contesto dell'undicesima giornata: a guardare i numeri migliori, Napoli e Atalanta si sono fermati a 459, il Genoa è arrivato 501.

Quanto al bilanciamento offensivo, mentre il Lecce denota una predilezione evidente per la fascia di Calderoni (il 65 percento), il Sassuolo ha gestito con un equilibrio quasi matematico il proprio fronte offensivo (46 percento attacco da sinistra, dove agiva Boga supportato da Kyriakopoulos; 43 percento da destra, con Toljan e Berardi, gli autori dei gol).

I giallorossi hanno percorso 108 chilometri e mezzo, gli ospiti poco meno di 108. Praticamente identica la velocità media (6.7 contro 6.6). I maratoneti del match sono stati, nell’ordine Obiang, Mancosu, Petriccione, Locatelli, Lapadula, Toljan e Calderoni, Berardi e Rossettini. Nel complesso il Sassuolo ha avuto più occasioni classificate come da gol, (sette contro sei), tirando di più del Lecce sia nello specchio della porta che fuori (12 tentativi contro sei).

I report delle partite sono tutti liberamente disponibili sul sito della Lega Serie A


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