Segnalazioni

#IORESTOACASA #SENZACONTANTI

#IORESTOACASA #SENZACONTANTI Salve. Mi trovo da oltre 2 mesi in Emilia Romagna assieme a mia sorella che lavora come qui come medico. Sono uno dei tanti meridionali al momento rimasti al Nord. Sarei dovuto rientrare giù a Lecce dopo un ciclo di terapia per un problema alla schiena (ovviamente come tutto anch’esso rimandato a tempi migliori). Quando si stava delineando il quadro generale, poco prima del lockdown nazionale, ho evitato comunque di tornare giù da nostra madre per ovvi motivi che è inutile precisare...

Lei al momento vive sola. Dati i suoi problemi di salute conclamati, il suo medico le ha sconsigliato di uscire da casa. Io e mia sorella cerchiamo, anche se a distanza, di non farle mancare nulla di quello che le serve, soprattutto farmaci ed alimenti. La tecnologia per questo ci viene in aiuto. A mio avviso però, non viene usata sempre bene. Restando dentro casa da quasi un mese, per lo più se soli e senza nessuno che possa sbrigare le faccende all’esterno, non si ha la possibilità di fare operazioni, come ad esempio, il prelievo di contanti presso gli sportelli degli istituti di credito.

Faccio un plauso alle attività commerciali che son venute incontro alle difficoltà del momento rendendosi disponibili ad effettuare, anche gratuitamente, la consegna della loro merce a domicilio. In particolar modo ovviamente, ciò che concerne i beni primari, quindi alimentari e farmacie. Eppure per fare un semplice ordine a distanza riscontriamo tante difficoltà, oltre a impiegarci a volte intere giornate. Perché? Molti esercizi commerciali non accettano pagamenti col Pos ed elettronici.

Ad esempio, senza fare nomi, nell’elenco delle farmacie presente sul sito del Comune di Lecce (personalmente da noi contattate), ad eccezione di 2/3 che accetterebbero anche il bonifico (metodo comunque scomodo per questo tipo di acquisti, soprattutto per tempistiche differenti da un istituto ad un altro; ma meglio di nulla), il resto esige esclusivamente il pagamento in contanti; pena la mancanza del servizio. Rispettando le regole attuali, a maggior ragione se soggetti a rischio e se da soli, non uscendo quindi neanche per l’operazione di prelievo del contante come già su detto, come si fa?

Vorrei evitare di esser costretto alla fine a rientrare giù io per essere da supporto a mia madre nel fare quello che lei al momento è bene che eviti di fare, ma non voglio “portare nulla da su” per il momento. I pagamenti elettronici in teoria dovrebbero aiutare le persone in queste situazioni; anzi, sarebbero l'ideale dato che, tra l’altro, anche l’OMS nei giorni scorsi pare abbia ulteriormente ribadito che i contanti sono da sempre veicolo di ogni sorta di batteri, virus e agenti infettivi... Il tutto è solamente una mia considerazione personale di fronte alle esperienze dei giorni scorsi. Magari può essere uno spunto di riflessione per qualcuno... Distinti Saluti