Segnalazioni

Inquinamento acustico: le lagnanze di un turista

“Avete paesaggi stupendi, arenili da sogno, una natura meravigliosa, capolavori d’arte sparsi tra paesini e città, ma…sulle vostre spiagge manca la quiete. Non ci si può rilassare nemmeno su un arenile libero senza rompersi i timpani con la musica e gli schiamazzi degli operatori turistici degli stabilimenti balneari organizzati. Anche se desidera un po’ di tranquillità, devi sorbirteli e nessuno fa nulla per porre un argine a quest’andazzo screanzato e irrispettoso. – E’ stata questa la lagnanza di un turista e devo ammettere che non ha tutti i torti: sulle nostre spiagge manca la tran-quil-lità.

Musica a tutto volume e frastuono, la fanno da padroni e il peggio è che la chiamano “vacanza”! Chi vuole godere di silenzio e quiete su una spiaggia non può quasi farlo, nemmeno sulle spiagge nei parchi. Anche lì, infatti, a ridosso degli stessi hanno impiantato strutture che ti costringono ad ascoltare musica che impazza e l’animatore che urla i suoi comandi ai bagnanti di turno. Spesso si è costretti a non avere serenità nemmeno nel giardino della propria casa se si ritrova nei pressi di uno stabilimento balneare. Mi chiedo semplicemente dov’è andato a finire, in questa caotica società del trambusto, il rispetto per l’altro, per l’altrui serenità…

MGrazia Presicce


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