Segnalazioni

Impianto smaltimento amianto e cemento

Apprendendo con grande preoccupazione la notizia di un progetto di un impianto sperimentale di trasformazione di manufatti in cemento e amianto da realizzarsi nell'adiacente Comune di Cavallino, la cui realizzazione è incentivata proprio dalla Regione Puglia.

In qualità di portavoce cittadino del circolo Fratelli d'Italia An del Comune di San Donato di Lecce e vicepresidente della locale associazione Terra Noscia, esprimo profonda preoccupazione per la salute dei miei concittadini e di quella degli abitanti dei comuni limitrofi, senza dimenticare che questo insediamento dovrebbe essere realizzato nelle immediate vicinanze del Centro Commerciale Conad, un ipermercato frequentatissimo da clienti e lavoratori.

Voglio sottolineare che il nostro territorio è già stato troppo martoriato in tema ambientale per colpa delle esalazioni nefaste emanate dalla discarica, sita sempre nelle vicinanze , e da un elevato numero di casi di tumore che si sono moltiplicati nel corso di questi ultimi anni.

Il progetto di quest'impianto sperimentale, da quanto si evince dalla relazione tecnica, prevederebbe il trattamento di rifiuti e scarti di materie contenenti amianto, cemento e avanzi vegetali.

Se un progetto simile è stato giustamente scartato dal comune di Melpignano perché riproporlo oggi nel comune di Cavallino? Dove vogliamo arrivare? Il nostro territorio ha già pagato abbondantemente dazio, sia in termini ambientali che di salute per la nostra gente

Nella relazione di sicurezza, oltretutto, non si menziona dove verranno smaltiti gli scarti derivanti da questo processo, né tantomeno quali possano essere realmente i rischi di tutto ciò.

Il termine "sperimentale", inoltre, desta non poche preoccupazione sui livelli di sicurezza di cui non si conoscono, dunque, i possibili effetti.

Alla luce di tali fatti, chiedo una forte presa di posizione contro tale insediamento da parte dell'amministrazione comunale di San Donato di Lecce, delle Amministrazioni Comunali dei paesi vicini, della Provincia di Lecce, e soprattutto da parte della stessa Amministrazione del Comune di Cavallino, che ancora non si è pronunciata sulla questione.

Considerato che la scadenza del per proporre tale progetto, data indicata dalla stessa Regione Puglia, ormai è alle porte, rimarchiamo in modo netto che qualsiasi tornaconto economico non può in alcun modo giustificare i danni alla salute e il grave impatto ambientale che quest'opera rappresenterebbe per tutto il territorio coinvolto.

Dott. Andrea Munno

Si parla di