Segnalazioni

Furti di auto a Lecce, una piaga che colpisce tutti

Basta dare un'occhiata alle notizie di cronaca a Lecce, per capire che il fenomeno di furti d'auto ed in appartamento è aumentato a dismisura negli ultimi due mesi:  furti nei parcheggi del cinema Multisala a Surbo, furti allo stadio Via del Mare, furti in pieno centro città, furti un po' ovunque.

La situazione è divenuta insostenibile e poco rassicurante.

L'ennesimo episodio di questa pratica barbara e criminale è avvenuto nella serata di mercoledì 11 Dicembre, a Lecce laddove è stata rubata l'ennesima fiat 500 1.3 Multijet parcheggiata sotto le telecamere della centrica via Armando Diaz ( foto allegate ).

Nella stessa serata, è stata scassinata un altra fiat 500 in zona Hotel Tiziano; dove sono stati visti aggirarsi da giorni loschi individui.

Purtroppo non tutti denunciano, forse perché il danno subito è risultato lieve come un vetro o un bloccasterzo rotto o forse per pigrizia: occorre già perdere sufficiente tempo e denaro per riparare il danno subito, figuriamoci se dovessimo anche investire del tempo in questura. La mancata denuncia, tuttavia, è deleteria e non aiuta a far capire l'entità e il numero crescente di questo fenomeno alle autorità.

I furti sempre più frequenti e la paura di subirne affliggono la nostra vita serena e quella della nostra provincia.

Questo dovrebbe portare tutti i cittadini ad un maggiore impegno, sensibilità, controllo e monitoraggio auto-nomo (scusate il gioco di parole) del proprio territorio. In questo maniera, si potrà aiutare se stessi, i propri amici, i familiari e concittadini da “primo cittadino”, perché la città è NOSTRA e l’amministriamo noi prima di tutto. La cattiva abitudine di pensare che un problema non è affar nostro potrebbe vederci protagonisti, prima o poi, e toccarci direttamente o indirettamente.

Occorre ritrovare la solidarietà e denunciare, segnalare e fare passaparola per il bene comune della propria città e capire che laddove lo stato e le forze dell'ordine non riescono ad arrivare, devono essere, senza remore e paura, necessariamente gli stessi cittadini a rappresentare la Res Publica.

Uno dei più grandi pensatori dell'età repubblicana, Marco Tullio Cicerone così scriveva: «La res publica è cosa del popolo; e il popolo non è un qualsiasi aggregato di gente, ma un insieme di persone associatosi intorno alla condivisione del diritto e per la tutela del proprio interesse».


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