Buongiorno. Desidero segnalare un episodio che è emblematico dell'attenzione che a Lecce viene riservata alla mobilità alternativa in bicicletta. In Viale Lo Re esiste una specie di pista ciclabile che attraversa il viale da porta S.Biagio fino a viale Marconi. E' tutta segnalata, compresi gli attraversamenti ciclabili. La percorro ogni giorno per andare e tornare dall'ufficio e la trovo comoda, anche se non è il massimo in quanto una piccola parte di pista passa su un marciapiedi angusto e non è segnalata. La si deve percorrere per forza, tant'è vero che ci sono le strisce per consentire l'attraversamento delle bici. Oggi, in corrispondenza dell'attraversamento, come si può vedere dalla foto, invece dello scivolo che c'era prima ho trovato un bel gradino nuovo nuovo. Ora mi chiedo: dobbiamo munire le nostre bici di alettoni e retrorazzi e volare per quei 50 metri da una parte all'altra? Dobbiamo uscire dal percorso della pista e pedalare sulla corsia preferenziale degli autobus magari contromano sul viale? A chi è venuta quest'idea luminosa? Invece che incentivare la mobilità alternativa in questa città si incentiva il traffico veicolare privato. Altro che capitale della cultura, questa è la capitale dell'ignoranza e dell'inciviltà!