social

"Quelle innocenti vittime del riscatto sociale": il libro a Campi

Oltre 300 spari sulla folla, due morti e 21 feriti. È il bilancio di una serata tragica. Il 20 novembre 1947, al termine di un lungo sciopero generale, due contadini di Campi Salentina, Angelo Maci e Antonio Tramacere, perirono in piazza Libertà sotto i colpi delle forze dell’ordine. Nel settantennale di quella tragedia, Cgil Lecce, Spi-Cgil Lecce e Comune di Campi Salentina presentano il libro scritto da Salvatore Coppola, dal titolo “Quelle innocenti vittime del riscatto sociale” (ed. Giorgiani, 128 pagine). L’appuntamento è in programma a Campi Salentina (Sala Consiliare del Municipio), domani 20 novembre alle ore 18.

Oltre all’autore, saranno presenti: Egidio Zacheo, sindaco di Campi Salentina; Teresa Bellanova, viceministro allo Sviluppo Economico; Valentina Fragassi, la segretaria generale della Cgil di Lecce; Fabio Sirsi, segretario del Circolo Pd di Campi Salentina intitolato ai due contadini assassinati. Introdurrà e coordinerà il dibattito Ninì De Prezzo, segretario generale dello Spi-Cgil di Lecce.

Per la segretaria generale della Cgil di Lecce, Valentina Fragassi, «mantenere vivo il ricordo dei caduti per il lavoro è un dovere del sindacato e del territorio. Le lotte antifasciste e per l’emancipazione sociale di contadini, operai e tabacchine che caratterizzarono quel periodo costituiscono la base del nostro diritto di cittadinanza. Non bisogna mai dimenticare, specie a chi vorrebbe regredire su certi temi, che le nostre conquiste sono bagnate dal sangue delle “innocenti vittime del riscatto sociale”, come si legge nel bel libro di Salvatore Coppola».

Il libro è il quarto volume della collana “La memoria che resta”, promossa dallo Spi-Cgil Lecce: «È uno dei nostri progetti principali», dice De Prezzo. «Attraverso il racconto puntuale e documentato dei fatti che hanno caratterizzato la storia di lavoratori e le organizzazioni sindacali, intendiamo tramandare alle nuove generazioni il sacrificio, lo spirito e il “prezzo” di diritti che oggi sembrano acquisiti. Perpetuiamo così la memoria di due martiri, che hanno versato sangue sulla strada del riscatto sociale e dell’emancipazione di intere generazioni di uomini e donne».

Il sindaco di Campi Salentina, Egidio Zacheo, tiene molto all’evento di lunedì: «I fatti del 20 novembre 1947 sono rimasti nella storia della nostra comunità. Questi due nostri concittadini, uccisi dalle forze dell’ordine, manifestavano per il lavoro. Ecco il loro sacrificio è di grande insegnamento ed è molto attuale: anche oggi il tema dell’occupazione è all’ordine del giorno e ci ritroviamo nella condizione di dover lottare per la dignità del lavoro. Anche per questo bisogna tener vivo il ricordo della tradizione e delle lotte del movimento operaio e contadino del Salento».


Si parla di