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"Il Paese dei balocchi", la collezione di Marzadori a Lecce

E' inaugurata nel giorno di Santa Lucia la mostra che espone i giocattoli dei bambini di un'epoca antica

LECCE- Cappuccetto Rosso, un robot, Babbo Natale e un mago, disegnati dal designer Sebastiano Montinari, e installati nel chiostro dell’ex Convento dei Teatini, ci  introducono in un’epoca antica in cui i giocattoli erano artigianalmente creati in legno: è stata inaugurata nella giornata di oggi, 13 dicembre, “Il Paese dei Balocchi”, la mostra dedicata alla cultura dell’infanzia che espone la collezione dell’antiquario bolognese Maurizio Marzadori.

“Un residuo novecentesco, tra tenerezza e nostalgia, di un tempo antico, dominato dai lavori artigianali – esordisce il sindaco Salvemini- ma anche da uno studio pedagogico perché questa produzione è l’esito delle consapevolezze che si acquisivano per accompagnare i bambini nella crescita”.

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E, infatti, il noto antiquario Marzadori fondatore e titolare di Freak Andò, in occasione della nascita della prima delle tre figlie, Laura, per darle la camera più bella del mondo, cominciò a ricercare e collezionare mobili da bambino e giocattoli di legno. Così man mano che cresceva, e poi arrivarono le sorelle Sara e Irene, girava tra mercatini, botteghe e solai, per acquistare pezzi rari che raccontano un’epoca.

“Oggi l’ex Convento dei Teatini è uno spazio della città che rappresenta l’evoluzione: prima la biblioteca, ora la mostra e presto  tornerà il laboratorio di lettura. Alla mostra e anche dopo si accompagneranno momenti di intrattenimento per i bambini nel chiostro” conclude il sindaco.

“Il Paese dei balocchi”, allestita dai curatori Raffaela Zizzari e Luigi Orione Amato, si sposa a pennello con l’idea di “Lecce per i bambini”, ma anche per quegli adulti che lo sono rimasti dentro.

Quella allestita nel piano terra dei Teatini è una mostra su giocattoli e mobili per bambini dal 1900 al 1950 di cui alcuni pezzi sono stati ammirati anche al Moma di New York: cinquant'anni di cultura dell'infanzia e di design italiano.

Dai mobili per bambini, complementi e intere camerette ideati da Antonio Rubino, Attilio Mussino, Sergio Tofano, Mario Sturani, Gigi Chessa, Ernesto Basile, Giuseppe Pagano e Levi Montalcini, e altri illustratori e designer della prima metà del Novecento.

C’è un vecchio banco scolastico del pedagogista Alessandro Marcucci per le scuole dell’agro Romano nel 1914 con materiale didattico Montessoriano, arredi razionalisti dell'opera balilla e dell'asilo sant' Elia di Como disegnati da Terragni.

Tra i giocattoli spiccano le creazioni della Lenci, opere di legno realizzate con i personaggi del Corriere dei Piccoli, di Pinocchio, di Disney, altri creati da artisti come Cambellotti e Prini e giocattoli futuristi, costruttivisti, ispirati dalle avanguardie artistiche di quel periodo.

Sul soffitto della sala sono appesi cavalli a dondolo e l'insieme rappresenta una vera storia del design in grado di testimoniare lo sviluppo del costume, dei mutamenti artistici, sociali, produttivi, culturali, storici e pedagogici della nostra società.

“La mostra è un’attrazione per la città perché l’abbiamo immaginata come un punto in cui le famiglie possono venire a trascorrere delle ore piacevoli con i bambini. E i Teatini saranno un quartier generale per grandi e piccoli- commenta l’assessore alla Cultura Fabiana Cicirillo.

Attraverso i giocattoli di un tempo i genitori potranno creare un dialogo con i figli perché potranno raccontare loro quello che è stata la loro infanzia- conclude l’assessore.

Il collezionista Maurizio Marzadori in persona sarà presente il 18 dicembre per incontrare i visitatori e guidarli nel magico mondo che ha condiviso con le figlie.


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