Tour di Emiliano per “tastare” la sanità. Al Sacro Cuore nuovo centro oncologico
E’ partita dalla città bella la visita del presidente della Regione nelle strutture del Salento. Inaugurata l’Ufa. “Gallipoli e Casarano siano complementari”. Nuovo sopralluogo al Dea
GALLIPOLI – Il tour pomeridiano di Michele Emiliano tra i meandri delle strutture ospedaliere e sanitarie, per tastare il polso dell’offerta di cura e l’applicazione del Piano di riordino anche in terra salentina, è partito dal Sacro Cuore di Gesù di Gallipoli. Da quella struttura che proprio la mannaia del “taglia&cuci” imposto dalla riforma delle strutture ospedaliere ha risparmiato, confermando il presidio ionico quale ospedale di primo livello e che da oggi (anche se l’annuncio è già arrivato qualche settimana addietro) può contare di un nuovo centro di riferimento per i pazienti oncologici.
“Oggi abbiamo inaugurato un reparto che consentirà, in uno degli ospedali più belli d’Europa che ha una vista meravigliosa e che ha grandi potenzialità per garantire l’offerta di cura del territorio di poter usufruire di una struttura sempre più all’avanguardia” ha detto Emiliano, “la città di Gallipoli per la sua importanza strategica ha bisogno di una grande struttura sanitaria come questa. È una città che durante il periodo estivo accoglie centinaia di migliaia di turisti. Questo nuovo reparto che consente la manipolazione dei farmaci chemioterapici e, quindi, di personalizzare la terapia” ha continuato, con un inciso, il governatore di Puglia, “oggi ha reso un po’ meno sofferta la scelta che ho dovuto fare tempo fa, rispetto all’ospedale Ferrari di Casarano, individuando Gallipoli come struttura di primo livello”.
Altro tema caldo sul quale il governatore di Puglia ha voluto porre l’attenzione nella sua visita presso la sala convegno dell’ospedale gallipolino è stato quella della quadratura dei conti e della spesa farmaceutica. “Ci vuole decisamente tempo per cambiare le cose” ha puntualizzato Emiliano, “io non posso che chiedere un po’ di benevolenza a chi ha giustamente fretta di cambiare lo stato delle cose nella sanità. Dobbiamo, ad esempio, essere bravi a diminuire la spesa farmaceutica: abbiamo speso negli ultimi 15 anni, circa 300 milioni di euro all’anno più della media di altre regioni. Significa che ci siamo giocati due ospedali nuovi di zecca ogni anno. Si tratta di uno spreco enorme. Noi abbiamo le assunzioni bloccate e per fare le assunzioni di mille medici e 2mila operatori sanitari c’è bisogno di abbassare la spesa farmaceutica e utilizzare quelle somme”.
Il direttore generale della Asl di Lecce, Narracci e il direttore sanitario del presidio ospedaliero Dell’Angelo Custode hanno sottolineato l’importanza rilevante della nuova Unità Farmaci Antiblastici nello scenario dell’oncologia locale e nazionale. “In particolare, l’Ufa di Gallipoli” ha rimarcato Narracci, “altamente innovativa e rispettosa della normativa vigente, potrà assicurare l’allestimento di terapie antitumorali per i pazienti del Sud Salento. All’interno dell’Ufa opererà personale altamente qualificato e formato, in grado di garantire la sicurezza del paziente, dell’operatore ma, soprattutto, di migliorare la qualità dei percorsi di cura. Lavoreranno insieme, sinergicamente ed in modo appropriato: clinici, farmacisti ed infermieri, garantendo alti standard qualitativi di ogni passaggio del ciclo produttivo”.
Terminato l’intervento e l’inaugurazione in quel di Gallipoli, il tour di Emiliano è proseguito nel tardo pomeriggio presso il poliambulatorio di Martano e poi a Lecce nel cantiere del Dipartimento emergenza accettazione (Dea) dell’Ospedale “Vito Fazzi” per verificare lo stato dei lavori.
Nuovo sopralluogo al Dea del Fazzi
“Questa struttura, appena eletto presidente della Regione, era simile ad un paziente moribondo. Vederlo in piena riabilitazione è per me una grande soddisfazione”. Con queste parole il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha commentato lo stato di avanzamento dei lavori nell’ambito del nuovo sopralluogo nel cantiere del Dipartimento emergenza accettazione (Dea) dell’ospedale Vito Fazzi. Si tratta della seconda visita del governatore, dopo quella del febbraio scorso, che sta seguendo con estrema attenzione gli sviluppi dell’opera che a breve potrà entrare a regime.
Il Dea, infatti, è un concentrato di innovazione e tecnologia da 330 posti letto, di cui 116 riservati alle degenze sub-intensive e intensive, capace di resistere ai terremoti e di produrre energia da fonti rinnovabili. Emiliano aveva verificato lo stato dei lavori, visitando il piano terra e il primo piano dotato di dodici ultramoderne sale operatorie e area degenze, mentre oggi ha potuto rendersi conto che la conclusione dell’opera è ormai ravvicinata. Nei piani superiori, infatti, si stanno ultimando il Centro Cuore, dotato di “sala ibrida” e due sale angiografiche di emodinamica interventistica, e l’area cerebrale, con la stroke-unit che, assieme al Trauma center e alla chirurgia toracica e vascolare, completano il ventaglio di offerta sanitaria ad alta specializzazione e caratterizzano la qualificazione del Dea con le funzioni tipiche legate all’emergenza-urgenza.
Rispetto al sopralluogo di febbraio, i progressi sono tangibili. Con la definizione, infine, degli ultimi dettagli tecnico-amministrativi, compresa la vicenda annosa delle riserve, il rup del Dea, ingegner Carmelo Negro, ha chiuso anche la partita della consegna dell’opera. La “dead line” è ormai prossima ed è fissata a fine agosto, con l’attivazione della struttura prevista per la fine del 2018 o inizio 2019.
Visita anche al poliambulatorio di Martano
Prima di fare tappa a Lecce, Emiliano ha visitato anche la nuova ala del poliambulatorio di Martano che, definiti gli ultimi passaggi tecnici e burocratici, potrà assicurare alla popolazione del Distretto socio sanitario un’offerta completa di servizi sanitari: ambulatori specialistici, nuovo centro dialisi, mammografo di ultima generazione e reparto di radiodiagnostica, arricchito con una nuova risonanza magnetica.
Una struttura nuova che sarà completamente a disposizione dell’utenza in autunno, dopo aver superato alcune difficoltà burocratiche (adeguamento del progetto alle prescrizioni dei vigili del fuoco, con la presentazione di una nuova scia propedeutica all’ottenimento del certificato di prevenzione incendi), anche legate alla necessità di potenziare la dotazione tecnologica. Nella nuova ala sono già attivi l’ufficio igiene, l’ufficio vaccinazioni, il servizio veterinario e quello per la sicurezza degli alimenti, la commissione invalidi civili, nonché gli ambulatori specialistici di oculistica, urologia, neurologia, reumatologia, pneumologia e centro demenze e deficit cognitivi.
Tra i nuovi servizi da completare e attivare spiccano la radiodiagnostica (con mammografo, ora ospitato nella vecchia ala, e una nuova risonanza magnetica) e il nuovo centro dialisi, con il trasferimento da Calimera, e l’aumento da 6 a 10 dei posti-rene. Il nuovo poliambulatorio, disposto su quattro livelli per circa 4mila metri quadri complessivi, consentirà la concentrazione dell’offerta sanitaria e un notevole risparmio economico, giacché ospiterà tutti quei servizi in precedenza svolti in sedi sparse per il territorio e per le quali l’Asl paga l’affitto a soggetti privati.
“Lavoriamo sempre più ad una sanità di prossimità” ha commentato il governatore, “vicina al cittadino e, quindi, calibrata sui suoi bisogni”. Gallipoli, Martano e Lecce, le tappe dell’odierno tour, per il direttore generale della Asl leccese Narracci “rappresentano le tre facce della nuova organizzazione della sanità che ha come obiettivo migliorare la qualità generale dell'assistenza”.