Salute

“Cento città contro il dolore”: Asl in campo per aiutare i sofferenti cronici

L'azienda sanitaria organizza, il 29 settembre, una manifestazione sulla necessità di curare e prevenire il dolore cronico. Verranno raccolti anche fondi per la ricerca

Foto di repertorio della Asl di Lecce

LECCE - La terapia può lenire il dolore, anche il più lancinante perché, come ricordano dalla Asl di Lecce, non esiste un valido motivo per sopportarlo. Il sacrificio è davvero inutile.

Il dolore va trattato e le persone che soffrono, anche in modo cronico, possono migliorare la propria qualità di vita con l’aiuto di farmaci specifici. Questo è il leitmotiv della 4° Giornata mondiale del dolore cronico che il 29 settembre verrà celebrata anche a Lecce: il capoluogo partecipa infatti alla decima edizione della campagna nazionale “Cento Città contro il dolore”.

La manifestazione, organizzata dalla Fondazione Isal, è fortemente sostenuta dalla direzione generale della Asl di Lecce, dalla dirigenza del presidio ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce, dallo staff del dottor Giuseppe Pulito (direttore dell’unità operativa complessa di anestesia rianimazione e terapia del dolore del “Fazzi”), dai dirigenti medici specializzati e dal personale Asl.

L’appuntamento è nella hall dell’ospedale “Vito Fazzi”, dalle ore 10 alle 19, dove medici e infermieri di terapia antalgica dei vari centri Asl di Lecce, assieme a volontari, saranno a disposizione per sensibilizzare l'opinione pubblica sull’attività di medicina del dolore.

Nello stand sarà distribuito materiale informativo fornito dalla Fondazione Isal e sarà possibile acquisire utili informazioni, consigli e indicazioni.

La manifestazione sarà l’occasione per effettuare consulenze medico specialistiche gratuite per chi soffre, sensibilizzare e informare la popolazione sulla prevenzione e sulla cura del dolore cronico, sollecitare i media a dare il loro contributo, sostenere l’applicazione su scala nazionale della legge 38 del 2010 (la norma che garantisce il diritto di accesso ai centri specializzati per la cura del dolore).

L’obiettivo è anche quello di raccogliere fondi per la ricerca scientifica sul dolore cronico.

Dall’ottobre 2017 la ASL Lecce ha istituito la Rete della terapia del dolore, capace di erogare queste prestazioni specialistiche in modo strutturato e organizzato a pazienti oncologici e non, in ospedale oppure direttamente a casa, grazie alla presa in carico della persona.

Il centro di riferimento è il “Vito Fazzi" di Lecce, dove vi è un servizio divisionale con programmazione di attività diagnostiche e terapeutiche, ma la rete di sviluppa a raggiera sul territorio, con altri ambulatori divisionali di primo livello negli ospedali di Scorrano e di Copertino, in attesa di crearne di nuovi.

“Avamposti per combattere la “battaglia contro il dolore” e in particolare quello cronico, un problema che ogni giorno costringe alla sofferenza più di 200 milioni di persone nel mondo occidentale, 80 milioni solo in Europa e 13 milioni in Italia”, commentano dalla direzione della Asl di Lecce.

I dati descrivono un vero dramma sociale, un’epidemia di sofferenza con un forte impatto sulla qualità di vita delle persone che ne sono colpite, dei loro famigliari ma anche dei sistemi sanitari nazionali: un’emergenza che obbliga tutti a misurarsi con la necessità di costruire procedure innovative di trattamento, cura e prevenzione del dolore.


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