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Trivellazioni nell’Adriatico ed allarme in Puglia. L’appello: “Fermate l’iter”

La deputata salentina Pd, Teresa Bellanova, scrive al Ministro Clini un'interrogazione per chiedere la sospensione delle autorizzazioni alle prospezioni della multinazionale Petroceltic: "Il territorio deve essere coinvolto"

@TM News/Infophoto

LECCE - Trivellazioni nell’Adriatico e timori: la parlamentare salentina, Teresa Bellanova, riporta l’argomento all’attenzione del ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, con una nuova interrogazione, presentata nella mattinata di oggi. Nel testo, la deputata del Pd sottolinea come, dopo circa un anno, l’argomento sia ritornato “prepotentemente alla ribalta sugli organi di stampa”, in quanto il governo italiano sembrerebbe aver autorizzato le prospezioni chieste dalla multinazionale Petroceltic, nei pressi delle Isole Tremiti (e in Molise ed Abruzzo).

“In questo contesto – spiega - è sfociata la motivata preoccupazione di cittadini ed amministratori locali che dopo mesi di silenzio sulla questione hanno visto riaffacciarsi l’eventuale spettro di un depauperamento del litorale adriatico e del proprio territorio, ciò anche alla luce dei recenti disastri ambientali che si sono verificati in questo ambito”. Bellanova ricorda come le aree coinvolte da questa vicenda siano ad alta vocazione turistica in virtù della loro bellezza e per il fatto di rappresentare una rara riserva per la vita marina che le caratterizza.

La parlamentare evidenzia come le dichiarazioni rese in questi giorni dallo stesso Ministro non abbiano fugato i dubbi, portando la questione ad incrementare il già precario stato sociale pugliese,

 vessato dall’allarme della vicenda Ilva. A parere dell’interrogante su un tema così delicato che coinvolge notevolmente la cittadinanza “sarebbe stato utile aprire per tempo un tavolo di confronto, anche istituzionale, per attivare quei canali d’ascolto, dirimere i dubbi e chiarire gli intenti che le stesse multinazionali hanno in merito alle esplorazioni nell’Adriatico”.

“Proprio per le recenti esperienze pugliesi – prosegue - ed alla luce delle dichiarazioni del Presidente della Federpetroli risulta inadeguato affrontare questa tematica ponendo in essere il dualismo tra sviluppo-occupazione e diritto della salute e tutela ambientale, anche perché proprio in questa materia si è già acclarato che in Europa e nel mondo esiste la possibilità di creare sviluppo conciliandolo con l’esigenze ambientali”.

Bellanova chiede se i Ministri interrogati, in questo contesto, non ritengano necessario intervenire “bloccando l’iter di autorizzazioni sino ad oggi concesse e convocando un confronto con le parti istituzionali per affrontare costruttivamente questa tematica che non può prescindere dal coinvolgimento dei principali attori territoriali”.


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