Politica

"transfrontaliero con Albania, Italia penalizzata"

Adriana Poli Bortone tra i firmatari di una lettera alla Commissione europea contro la richiesta dell'uscita dal progetto. "Si vada avanti confermando la Puglia quale autorità di gestione"

adriana poli bortone12-10

Per motivi imputabili ad un bisogno di semplificazione, la Commissione europea, nel periodo di programmazione 2007/2013, ha invitato l'Italia a rinunciare alla propria adesione al Programma transfrontaliero con l'Albania, facendolo confluire nel più ampio spazio di cooperazione transfrontaliera adriatica. Una soluzione che Adriana Poli Bortone, deputato del Gruppo Uen al Parlamento europeo, mal digerisce. E accusa: "Si tratta di una decisione penalizzante per l'Italia".

Insieme a Vincenzo Lavarra, Salvatore Tatarella e Marcello Vergola ha dunque inviato una lettera al commissario Danuta Hubner, denunciando il fatto che analoga richiesta non è stata fatta a Slovenia e Grecia, che mantengono così i loro rispettivi programmi transfrontalieri con Croazia e Albania.

Adriana Poli Bortone e gli altri firmatari hanno quindi richiesto alla Hubner di proseguire, con risorse dedicate, quelle azioni di cooperazione territoriale ritenute prioritarie nelle relazioni con l'Albania, confermando la Regione Puglia quale autorità di gestione, peraltro essendo stato individuato (dalla recente Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province italiane) lo stesso ente regionale quale organismo coordinatore di un progetto speciale (o integrato) da 30 milioni di euro tra l'Italia e l'Albania.

Nella missiva, inoltre, è stato sottolineato il fatto che la Regione Puglia ha già gestito due Pic Interreg, IIA e IIIA, con l'Albania e che appare quindi penalizzante interrompere un'esperienza simile di sviluppo territoriale.