Politica

Tap, aperta la fase del confronto. L'invito di Congedo: "Via il campanilismo"

Si è tenuta ieri in Regione una riunione come primo atto della fase di ascolto sul gasdotto. Il consigliere salentino dice la sua, ma intanto l'Arpa conferma i dubbi sulla prospezioni eseguite dalla società da dicembre a marzo

MELENDUGNO - Il gasdotto Tap ancora centrale nel dibattito politico locale: si è tenuta ieri alla Regione Puglia una riunione convocata dal presidente del consiglio regionale, Onofrio Introna, quale primo atto della fase di ascolto del territorio nella prospettiva della realizzazione dell’approdo sul litorale adriatico salentino.

Alla riunione hanno preso parte l’assessore Guglielmo Minervini, i capigruppo, i sindaci dei Comuni salentini interessati dal progetto e una rappresentanza dell’Anci. Sul tema, invia una nota Erio Congedo, esponente salentino del Pdl in Regione: “Il percorso di riflessione sulla Tap inaugurato ieri ha l’indubbia valenza del coinvolgimento del territorio in questa vicenda, che ha svariati profili di interesse. Le perplessità e lo scetticismo dei sindaci sono legittimi e lo saranno almeno sino a quando non verranno fornite motivazioni esaurienti sulla logica tecnica e scientifica della localizzazione e garanzie indubbie di natura ambientale e paesaggistica".

"Siamo consapevoli - spiega - che il governo italiano e l’Ue considerano il gasdotto strategico per l’intera politica energetica nazionale e comunitaria, sia sul fronte della differenziazione delle fonti, sia su quello della riduzione dei costi. Personalmente - continua - ritengo che questa fase di ascolto debba servire in definitiva a contemperare le esigenze tecniche, quelle che attengono all’ambiente e al paesaggio, ma anche la vocazione dei territori designati come possibile approdo".

Congedo ritiene che ci sia la maturità necessaria per "scrostare" il percorso dalla logica del campanile: "In questa vicenda - sostiene -, come in altre, non hanno alcuna utilità posizioni pregiudiziali tendenti a imporre le proprie ragioni e a non considerare quelle oggettive o quelle proprie di altri territori pugliesi, oppure a compromettere una linea unitaria a livello regionale. Ricordo, solo per fare un esempio, che una eventuale localizzazione a Cerano potrebbe aggiungere magari un ulteriore elemento di valutazione, come la riduzione delle pericolose emissioni della centrale a carbone”.  

Ma, intanto, l'Arpa conferma i dubbi sulla procedura utilizzata da Tap nelle prospezioni eseguite dal 24/12/2012 al 28/02/2013. La cooperativa "Il Delfino" ha chiesto chiarimenti su alcune parti del progetto presentate il 10 settembre scorso da Tap in ministero: la risposta di Arpa è netta e ribadisce che la propria posizione sulle prospezioni non è cambiata.


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