Politica

Stp, partite 37 lettere di esubero. Ma è un "avviso"

L'amministratore Luigi Pepe ha dato il via alla procedure di licenziamento. Prova di forza con i sindacati: il contratto di solidarietà di tipo B eviterebbe i tagli. Preannunciata anche una querela

L'amministratore unico di Stp, Luigi Pepe.

LECCE - Le opzioni sono tre: contratto di solidarietà di tipo B, sospensione del contratto aziendale - aggiuntivo rispetto a quello nazionale - o licenziamento di 37 dipendenti. Per l'amministratore unico di Stp, Luigi Pepe, non ci sono altre strade percorribili e quindi, adesso, la palla passa ai sindacati.

Il numero uno dell'azienda dei trasporti, il cui azionista di maggioranza è la Provincia di Lecce, ha annunciato, per dimostrare di non aver scelta se non cambia l'atteggiamento sindacale, di aver dato formalmente il via alle procedure di esubero per 37 unità. I rapporti tra Pepe e alcune sigle, del resto, non sono idilliaci. Secondo l'amministratore "Cgil e Ugl non si sarebbero documentate abbastanza" prima di assumere una posizione e ha rincarato la dose comunicando anche la volontà di presentare una querela nei confronti di coloro che lo avrebbero accusato di comportamento antisindacale.

"Non c'è nessun pericolo per gli aspetti previdenziali che sono garantiti da tutti gli ammortizzatori sociali", ha precisato Pepe a proposito del contratto di solidarietà. A seconda della prospettiva con cui si guarda a questa decisione, può apparire come un'arma di ricatto oppure come un atto dovuto per scongiurare il deposito dei libri contabili in tribunale.

Secondo Pepe, l'accettazione del contratto di solidarietà comporterebbe solo "piccoli sacrifici", soprattutto per i 147 autisti che dovrebbero rinunciare ad una cifra mensile compresa tra i 20 e i 35 euro. Qualcosa di più ci rimetterebbero gli impiegati. Se invece l'amministratore si trovasse nella necessità di recedere dal contratto aziendale, scaduto nel 2008, la somma che perderebbe ciascun dipendente sarebbe molto più consistente, oltre i 300 euro.

"A questo punto non sono più io a decidere", ha detto il numero uno di Stp consegnando la patata bollente nelle mani dei sindacati. Ma per "blindare" il contratto di solidarietà, e cioè l'unica prospettiva per lui praticabile per evitare di ricorrere ai licenziamenti, Pepe ha detto che il nuovo piano industriale è stato redatto insieme ai tecnici di Provincia e Regione e che un punto inderogabile perché tutti gli azionisti garantiscano anche per il futuro i finanziamenti è proprio il ricorso a quel tipo di ammortizzatore sociale (come ha fatto la Lupiae Servizi, Ndr).

L'amministratore ha ribadito il suo impegno per raggiungere l'obiettivo dell'autosufficienza economica, verso il quale tenderebbe anche l'ultimo bilancio di esercizio, ma anche che il peso ereditato dalle gestioni precedenti lo obbliga a questo aut-aut. Intanto, in previsione dello sciopero generale nazionale in programma venerdì, proclamato dalla Cgil, la mobilità urbana ed extraurbana potrebbe subire disagi (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=27380).