Politica

Provincia ad un bivio. Cgil: “Allarme per i servizi garantiti ai cittadini”

I sindacati hanno discusso con l'ente di Palazzo dei Celestini dei risvolti negativi della legge Delrio: servizi affidati ad altri enti. Cgil: "Si continua a tagliare la spesa pubblica, ma non accetteremo la perdita di neppure un solo posto di lavoro"

Palazzo dei Celestini

LECCE – Una situazione economica complessa è quanto emerso dalla riunione che la Provincia di Lecce ha tenuto, questa mattina, a Palazzo dei Celestini, con alcune organizzazioni sindacali. Una situazione che interessa certamente l’ente di via Umberto I, investito da un processo riformatorio importante, “ma che soprattutto riguarda in maniera preoccupante i cittadini”, ha fatto sapere la Cgil.

“Di fatto il presidente della Provincia lancia l’allarme sulla possibilità che l’ente possa garantire, a partire dal primo gennaio 2015, servizi importantissimi per i cittadini, dall’apertura dei Centri per l’impiego, agli uffici per la formazione professionale, fino alla manutenzione delle scuole e delle strade: tutti quei servizi cioè che la legge Delrio allocherebbe ad altri enti.

Riteniamo condivisibile, al netto di qualsiasi strumentalizzazione, la preoccupazione  relativa a scelte che da tempo penalizzano le autonomie locali. A fronte di questo, ci troviamo con un processo riformatorio che, ad oggi, risulta incompleto e confuso”, hanno fatto sapere i portavoce del sindacato.

Dall’organizzazione sindacale hanno anche puntato il dito contro la manovra di stabilità che continua  a tagliare e ridurre gli investimenti pubblici “che, invece, creerebbero occupazione”. Dalla segreteria della Cgil hanno, inoltre dichiarato, tramite una nota, che “ è necessario rivendicare, in maniera sinergica, un cambio di rotta netto nei confronti del Governo le cui scelte, riforma Delrio compresa, trascurano completamente i riflessi nei luoghi di prossimità con i cittadini. Chiediamo al presidente della Provincia e alle altre istituzioni  di interpretare un livello alto di responsabilità del proprio ruolo affinché il percorso riformatorio sia governato lealmente”.

“on accetteremo e non permetteremo che venga messo in discussione nemmeno un posto di lavoro o che i lavoratori subiscano penalizzazioni di alcun tipo sul lavoro. La mobilitazione della Cgil, che nei prossimi giorni continuerà, sarà tesa anche a rappresentare non solo le aspettative dei lavoratori direttamente interessati, ma anche la richiesta del potenziamento dei servizi pubblici nel nostro territorio”, hanno concluso.


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