Politica

Raccolta rifiuti a macchia di leopardo: problemi con umido e residuo secco

Molti leccesi lamentano il mancato ritiro dalla scorsa settimana della frazione organica. Influisce anche la chiusura temporanea della discarica di Cavallino

Foto d'archivio.

LECCE – Ancora problemi nella raccolta dei rifiuti in città: in alcune zone l’ultimo ritiro della frazione umida è avvenuto venerdì e non sono pochi i cittadini a lamentarsene in queste ore con l’assessore all’Ambiente del Comune di Lecce, Carlo Mignone.

L’esponente del governo cittadino ha spiegato, con un post su Facebook, che lo stato di sofferenza è dovuto ai problemi che si stanno verificando in vari impianti: da una parte pesa la chiusura temporanea della discarica di Cavallino, che serve 27 comuni della provincia di Lecce, ha comportato il conferimento dei rifiuti nel basso Salento, ma con una organizzazione emergenziale che non rispecchia quella normale; dall'altra, per quanto riguarda l’umido, si registra anche la parziale indisponibilità del centro di Francavilla Fontana della Fer.metal. Nel primo caso ci si attende uno sblocco per la prossima settimana, nel secondo già da domani.

L’assessore ha precisato che l’emergenza legata agli impianti non giustifica comunque la mancata raccolta e ha invitato i residenti a segnalare i disservizi in modo che l’ufficio del responsabile per l’esecuzione del contratto possa eventualmente procedere per inadempienze nei confronti di Monteco, titolare dell’appalto da oltre 20 milioni di euro all’anno. Ma l'azienda ha fatto sapere un'altra versione: di essere cioè rimasta senza indicazioni dall'amministrazione dopo aver segnalato, già dal 29 dicembre, l'indisponibilità degli impianti e di aver proceduto comunque al ritiro dell'organico nelle zone programmate, sino ad esaurimento della capacità dei mezzi. Inoltre Monteco fa presente di essersi attivata, pur non essendo suo compito per reperire impianti idonei e di aver comunicato gli esiti di questa ricerca all'ufficio Ambiente,

La situazione non è certo nuova tanto che, per evitare l’interruzione della filiera della raccolta dovuta alla mancata chiusura del ciclo dei rifiuti, all’inizio di settembre la giunta comunale aveva approvato una delibera per la stipula di un contratto di servizio, con la stessa Fer.metal e la Sesa Spa di Este (Padova) per un costo complessivo di un milione e 250mila euro. L’accordo è scaduto il 31 dicembre.


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