Regionale 8 ad impatto minimo. Le commissioni comunali elaborano una proposta
L'affaire della strada Lecce-San Foca viene affrontato in Commissione comunale. Le proposte migliorative: mantenimento della doppia corsia, una sola rotatoria, realizzazione di nuovi svincoli. Il documento passerà al vaglio del Consiglio
LECCE – La strada regionale 8 s’ha da fare. Piaccia o non piaccia, il Comune di Lecce si è messo fattivamente all’opera per proporre le varianti “ad impatto minimo” nel tratto di sua pertinenza: ovvero i chilometri di collegamento tra la tangenziale est della città (all’altezza della strada provinciale numero 298, nota come via per Fondone) e la strada provinciale che porta a Vernole e Melendugno. Con immissione all’altezza del residence Giardini di Atena. Le due commissioni Urbanistica e Lavori pubblici si sono riunite presso Palazzo Carafa per intervenire sul progetto urbanistico, dopo l’accelerata data dalla mozione a firma del gruppo “Lecce bene comune” che ha portato la questione all'attenzione dell'ultimo consiglio comunale.
Il capogruppo Carlo Salvemini, che non ha fatto mistero delle criticità connesse all’impatto ambientale ed al consumo di suolo pubblico (la strada potrebbe macinare fino a 59 ettari di terreno), aveva già evidenziato il ritardo con cui si è mossa la giunta guidata da Paolo Perrone. Al contrario dei comuni di Vernole, Melendugno e Lizzanello, infatti, che hanno avanzato le proposte migliorative in linea con quanto richiesto dall’ente regionale, per la città di Lecce si è dovuto aspettare fino a metà luglio.
L’ ingegnere Antonio Pulli, insieme ai consiglieri, ha valutato innanzitutto l’impatto di un’arteria a quattro corsie, ritenendo possibile mantenere la due carreggiate sulla via di Merine (strada provinciale numero 1). Strada isolata dal traffico urbano e resa “sicura” per mezzo degli innesti veicolari. L’indicazione di massima prevede la possibilità di affiancare l’arteria con una corsia a scorrimento ‘dolce’, destinata alla mobilità ciclabile.
La seconda proposta riguarda la realizzazione di nuovi svincoli di raccordo tra la tangenziale est e la nuova strada di collegamento tra l’uscita “mercato orto-frutticolo” e la rotatoria esistente all’altezza dei giardini di Atena. I rondò, quindi, non raddoppieranno , coerentemente con quanto si legge nella mozione presentata da Salvemini. Salva – almeno per ora – anche la provinciale del Fondone che manterrà, in buona sostanza, la sua fisionomia di “strada parco”.
Gli stessi consiglieri comunali, fuori di microfono, non sembrano del tutto convinti riguardo alla necessità di mettere in moto le ruspe. L’esponente di ‘Lecce bene comune’ riassume il senso della questione: “Non serve, ma la dobbiamo fare – spiega -. Stiamo lavorando per mitigare l’impatto ambientale e ridurre il consumo di suolo”. Francesca Mariano, capogruppo di Io Sud, ritiene al contrario utile l’azione di decongestionamento del traffico in direzione mare, smistato su due strade.