Politica

Raddoppio "275": oggi la discussione in Regione. Forse

Contro l'ipotesi di una modifica del raddoppio della Maglie-Leuca stabilito fino a Montesano Salentino, scendono in campo comitati e circoli. E intanto alle 16 si riunisce a Bari la giunta regionale

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Nell'ordine del giorno della giunta regionale che si riunirà questo pomeriggio a Bari ci potrebbe essere la discussione sulla modifica, eventuale, della delibera numero 102 del 15 febbraio 2007 , il provvedimento che sancisce il raddoppio della "275", la Maglie-Leuca, fino a Montesano Salentino. L'argomento non è nella scaletta degli argomenti ma potrebbe essere inserito, visto che gli 11 sindaci i cui comuni sono interessati direttamente al progetto hanno fatto la voce grossa chiedendo alla Regione di interrompere il silenzio protrattosi per due mesi e quindi di rispettare i patti. Non solo. Hanno scritto inoltre che se non avranno risposte concrete ricorreranno al Presidente della Repubblica Napoletano (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=2152).

Se ne dovrebbe discutere, in giunta regionale, perché pressioni in merito alla vicenda giungono anche dal "Comitato della 275": "Negli ultimi giorni la situazione riguardo al nuovo tracciato della "275" da Montesano Salentino a Santa Maria di Leuca sta assumendo un epilogo disastroso - si legge in un comunicato. "Dopo anni di lotta e mediazione il risultato del compromesso politico di fermare il raddoppio a Montesano Salentino e di mettere in sicurezza il restante tracciato nel rispetto della vocazione del territorio, rischia adesso di essere vanificato. Ed in coerenza con il Piano territoriale di coordinamento provinciale della Provincia di Lecce recentemente approvato - continua la nota - chiediamo invece di rispettare gli impegni presi durante la campagna elettorale con i cittadini del centro sinistra, senza cedere ai ricatti strumentali di sindaci non interessati dal tracciato (sette su undici) e dei restanti sostenitori della passata politica Fittiana". Da qui l'appello: Invitiamo tutti a inviare prima della riunione di giunta quante più e-mail per scongiurare una modifica della delibera Regionale".

Scende in campo contro l'ipotesi di modica della delibera 102 anche il circolo Arci "Terra Rossa" di Taviano, che sostiene la battaglia del Comitato "275 che vogliamo": "La giunta regionale discuterà delle proposte di modifica alla delibera in questione che stabilisce che la strada statale ‘275' debba essere allargata a quattro corsie fino a Montesano, e messa in sicurezza nel restante tratto - dice Andrea Cacciatore, presidente del circolo Arci - ed il progetto realizza in maniera soddisfacente il predetto principio, ovvero l'accanimento verso il prolungamento delle quattro corsie fino a Leuca, che comporterebbe invece uno scempio inaudito al territorio non giustificato da alcuna ragion d'essere".

"Siamo esterrefatti dal fatto che in un'amministrazione di centro sinistra il dibattito su tale mostruosità si sia prolungato fino ad oggi -aggiunge - e saremmo attoniti e reagiremmo in tutte le maniere politiche e legali possibili se addirittura questo "sonno della ragione" di alcuni amministratori regionali trovasse applicazione in una delibera. Tra l'altro, tali amministratori sarebbero messi di fronte alle loro responsabilità, messe nero su bianco sul programma elettorale del centro sinistra alle scorse regionali".

"Qualora la delibera 102 dovesse essere ritirata - conclude - invitiamo il presidente Vendola alle dimissioni immediate, essendo tale ritiro un evidente sbugiardamento delle promesse elettorali sulla base delle quali egli e tutto il centro sinistra governano oggi la Regione. Deludere l'elettorato sarebbe un suicidio politico, lo sa bene l'ex Sindaco di Tricase che ha iniziato la sua crisi per aver cambiato opinione proprio sulla "275", sconfessando il Consiglio comunale che ha pensato bene di mandarlo a casa".


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