Politica

Fendente di Garrisi alla Capone: "Si leggesse le carte prima di sparare..."

L'assessore all'Ambiente del Comune di Lecce convoca fuori programma una conferenza stampa per rispondere alle accuse del candidato sindaco alle amministrative di maggio sul progetto della differenziata

LECCE – “Una cosa è la dialettica politica, un’altra sono le carte. E se il confronto non si basa sui documenti firmati, protocollati, sui progetti approvati, allora si rischia di sparare solo puttanate”. Non usa mezzi termini Gianni Garrisi, assessore all’Ambiente al Comune di Lecce, che replica alla candidata del centrosinistra alle amministrative di maggio Loredana Capone, dopo la conferenza stampa che la vice presidente della Regione Puglia ha tenuto questa mattina in città sempre sull’argomento rifiuti https://www.lecceprima.it/politica/capone-rifiuti-bando.html La risposta di Garrisi, volto teso, è dire poco, su quanto affermato in casa Pd sulla gestione della differenziata, arriva secca poche ore dopo, in un altro incontro con la stampa che convoca nel pomeriggio presso la sala giunta di Palazzo Carafa.

“Qui la politica nemmeno c’entra – spiga Garrisi – perché tutti possono immaginare di fare le campagna elettorale che vogliono, ma quando non si leggono le carte e si spara a zero a priori sull’operato del mio assessorato, facendo sponda sulla preoccupazione cittadini per il caro rifiuti, allora non si è per nulla corretti. Ai microfoni – aggiunge - il candidato sindaco e vicepresidente della Regione Puglia, Loredana Capone, ha detto bugie clamorose che si è guardata bene dal riportare nel successivo comunicato stampa. Solo per voce ha avuto l’ardire di sostenere che il nuovo bando per la raccolta e lo spazzamento di rifiuti a Lecce con il sistema porta a porta  spinto è uno spot elettorale privo di atti e documenti e di iniziative concrete”.

“Nessuna melina da parte dell’amministrazione”

L’assessore all’Ambiente entra poi nello specifico della questione: “Sbaglia di grosso la Capone. La verità è invece che il progetto, i capitolati e i disciplinari sono allegati  alla delibera del 30 dicembre 2011 dell’Ato Lecce 1 ed alla delibera del 7 febbraio 2012 della giunta comunale di Lecce; atti regolarmente pubblicati e quindi disponibili dalle rispettive date per tutti. Non è poi affatto vero che il Comune di Lecce nonostante il sostegno finanziario della Regione Puglia da oltre un anno faccia melina sul nuovo appalto dei rifiuti. La melina l’ha fatta invece la Regione Puglia che ha disciplinato il finanziamento richiesto in data 24 febbraio 2009 dal Comune di Lecce solo alla fine del 2011. E questo perché, tra tutti i capoluoghi di provincia pugliesi, a cui il bando regionale destinava complessivamente 15 milioni di euro, solo Lecce aveva ottenuto l’approvazione regionale del progetto in questione; sicché la Regione decise di riaprire i termini per consentire alle altre città capoluogo di provincia di presentare progetti analoghi”.

L’ok della Regione sul progetto sulla differenziata

“Ne è derivato che il progetto del Comune di Lecce – spiega Garrisi -,  dichiarato ammesso a finanziamento per la somma di euro 7 milioni 200mila, all’esito del procedimento riaperto dalla Regione, ha ottenuto solo la somma di 3 milioni 750mila euro e peraltro con grave ritardo. Se il nuovo appalto fosse stato bandito dal Comune di Lecce prima di ottenere tale finanziamento la somma erogata dalla Regione Puglia sarebbe stata totalmente a carico dei cittadini leccesi. Le accuse di inerzie, ritardi e inefficienze vanno dunque rispedite al mittente. Le uniche responsabilità sono da imputare alla Regione Puglia. Ad ogni buon conto, attualmente il bando per la gara d’appalto è pronto ed è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea.” 

Le dichiarazioni di Loredana Capone spaventano i cittadini

“Il candidato sindaco Loredana Capone, inoltre – tiene a dire Garrisi - spaventa i cittadini leccesi, affermando che questi ritardi provocheranno l’addebito di ulteriori costi di ecotassa che dovranno pagare i cittadini dimenticando di dire che l’ecotassa è stata stabilita da lei e dal presidente Vendola nella legge di Bilancio regionale 201, peraltro sulla quantità di rifiuti in ingresso nella piattaforma di trattamento e non per quelli che vanno in discarica, così come previsto dalla legge nazionale. Credo che grazie alla Regione Puglia - che ha così voluto modificare demagogicamente la legge nazionale -  l’ecotassa dovranno pagarla tutti i cittadini pugliesi”.

“Stiano certi, invece, i cittadini leccesi – conclude Garrisi - che le percentuali di raccolta differenziata attualmente raggiunte nel territorio comunale con l’aggiudicazione del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti saranno largamente implementate con il raggiungimento di percentuali consone al decoro e all’immagine della città.  Certo se la Regione Puglia realizzasse gli impianti di compostaggio e gli impianti per la raccolta differenziata o almeno li finanziasse, come suo dovere, la percentuale di rifiuti indifferenziati scenderebbe di cifre a doppio zero”.

La replica

Loredana Capone, in tutto ciò, non è stata ovviamente a guardare e, in serata, ha replicato alla conferenza stampa dell'assessore Garrisi, con una breve nota. "Bando alle chiacchiere - dice Loredana Capone -, l'assessore Garrisi risponda soltanto ad una domanda: è vero o no che l'appalto per la raccolta rifiuti è scaduto un anno e mezzo fa e il Comune di Lecce non ha ancora pubblicato il nuovo bando?"


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