Politica

L'uomo ragno sta tornando. In bici con il Codacons…

"Eroica" protesta. Domenica le sagome del personaggio dei fumetti si "arrampicheranno" sui cavi del filobus. L'associazione: "Lecce non ha bisogno della metropolitana, ma di piste ciclabili"

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L'Uomo Ragno è vivo. Si pensava che fosse stato investito dal filobus, durante il suo giro inaugurale, e in molti già si chiedevano se i solenni funerali si sarebbero tenuti presso il Duomo, alla presenza dei suoi eterni amici di supereroiche scorrazzate, Superman e Batman. E invece no, smentiti tutti, compreso Max Pezzali: è vivo e vegeto. Tanto che il Codacons di Lecce, proprio per dimostrare il suo stato di ottima salute, gli ha chiesto di lasciar perdere per una volta i balzi da un palazzo all'altro, per inforcare la bici e fare un bel giro domenicale. Proprio lungo le vie che saranno solcate dalla metropolitana di superficie, fra pali neri e cavi d'acciaio in tensione.

L'11 maggio scorso, giusto il giorno dell'inaugurazione, alcuni volontari del Codacons furono stoppati dalla municipale. "Due ore di inutili discussioni", ricorda Massimo Todisco, fra i coordinatori dell'associazione. Insieme ad altri stava attaccando ad alcuni piloni palloncini a forma di Spider Man. Ma i tutori dell'ordine gli hanno… sgonfiato la colorita protesta. "E intanto l'assurda inaugurazione è partita, alle 15 del pomeriggio. Un orario paradossale, per evitare problemi di traffico e celebrare l'opera in pompa magna", dice ancora Todisco.

Piero Mongelli, candidato indipendente nei Comunisti italiani, per questa situazione il giorno dopo era andato su tutte le furie, denunciando l'imbavagliamento della libertà d'espressione "per una manifestazione che oltretutto era stata comunicata all'amministrazione". E forse, in cuor suo, ci sarà rimasto un po' male anche il candidato sindaco del Centro moderato, Wojtek Pankiewicz. Il quale certo non difetta di fantasia. Per denunciare la costruzione del nuovo cimitero (una delle tante polemiche nella polemica di in seno ai terreni intorno alla tangenziale ed alle presunte speculazioni edilizie), aveva ribattezzato l'iniziativa comunale come "degna da turismo cimiteriale", chiedendosi se non fosse il caso di istituire un assessorato ad hoc, da consegnare al conte Dracula. Ed era stato proprio lui ad aver tirato per primo fuori dal cassetto dell'immaginazione l'eroe dei fumetti, come metafora dell'imbrigliamento dei cieli leccesi da parte di "ragnatele di cavi d'acciaio".

Ora, questa "biciclettata", per la quale l'eroe della Marvel sembra che abbia dato la sua adesione. Ma perché proprio in bici? Perché "sin dall'inizio, con la redazione di tre diversi rapporti sul traffico nella città di Lecce, il Codacons evidenziò la necessità di potenziare il servizio di trasporto pubblico, collegarlo con aree di interscambio periferiche prevedendo inoltre l'istituzione di piste ciclabili", spiega l'avvocato Luisa Carpentieri. "Oltre a ciò, si chiedeva di avviare una seria campagna di informazione e di incentivazione all'uso dei mezzi pubblici, accompagnata da una modulare chiusura del centro cittadino, dal biglietto unico, e da una scontistica particolare nei negozi e centri commerciali cittadini".

L'idea del Codacons, insomma, sarebbe quella di creare "un sistema di città - spiega ancora l'avvocato Carpentieri -, mentre la risposta che è stata data è legata soprattutto ad un sistema filoviario che ha creato sconcerto tra i cittadini, offeso la bellezza della nostra città. A ciò si aggiunga che tale sistema, per i numeri che porta con sé e per il tragitto che segue potrebbe non essere funzionale alle esigenze di Lecce, che presenta una scarsa mobilità interna rispetto all'enorme massa di autovetture che giungono dall'hinterland e dalla provincia".

"Il Codacons - dice ancora - non vuole semplicemente protestare contro il filobus e le sue ragnatele, ma vuole chiedere un trasporto pubblico efficiente accompagnato dalla creazione di piste ciclabili che, nei numerosi lavori che l'amministrazione ha realizzato, sono state totalmente trascurate e non considerate". Ed ecco il giro in bici. "Con partenza dal piazzale della stazione (uno dei centri nevralgici della rete di pali…) e tante sagome dell'uomo ragno a bordo delle bici dei partecipanti". A parlare è di nuovo Massimo Todisco. Che così conclude: "Le sagome raggiungeranno finalmente i cavi ed i pali, per manifestare il loro dissenso". E l'Uomo Ragno tornerà in azione.