Di Battista show: “Berlusconi in galera, ma questa sinistra indecente è peggiore”
"Question time" in piazza Sant'Oronzo: il deputato romano e il leccese Diego De Lorenzis rispondono alle domande di attivisti e simpatizzanti. Le elezioni per il Parlamento europeo sono alle porte: l'obiettivo è di essere il primo partito
LECCE – Mattinata insolita in Piazza Sant’Oronzo dove è andato in scena un informale “question time” che ha visto protagonisti i deputati del Movimento 5 Stelle Diego De Lorenzis e Alessandro Di Battista. Il primo, leccese, è segretario della commissione Trasporti mentre l’altro è vicepresidente di quella Affari esteri. Ingegnere e leccese il primo, scrittore romano il secondo. All’appuntamento fissato per le 10.30 hanno risposto in centinaia, attivisti giunti nel capoluogo da tutta la provincia, ma anche simpatizzanti e curiosi che si trovavano a passeggiare nel cuore di Lecce.
Di Battista ha confermato di essere molto efficace dal punto di vista comunicativo e non è un caso che sia tra gli esponenti del movimento con maggiore visibilità in questa fase politica. Specializzato in tutela dei diritti umani, si è occupato di progetti di cooperazione in Congo e in Centro America. Laureato in discipline dell’arte, della musica e dello spettacolo, ha tentato per gioco anche la strada del talent show (nello specifico “Amici”).
La manifestazione, strutturata sull’asse domanda del cittadino e risposta del “portavoce”, è stata preceduta da una breve introduzione di Di Battista che ha insistito in più passaggi sulla necessità imprescindibile di respingere qualsiasi tentativo di approccio e di accordo con altri partiti. Non c’è poi tanta differenza tra destra e sinistra, secondo lui. Anzi parlando di Berlusconi ha detto: “Lo voglio in carcere quel delinquente, ma rispetto più lui di questa sinistra indecente che va avanti con il portafoglio della destra”.
Il deputato romano si è detto sicuro che dalle prossime elezioni europee il M5S ne verrà fuori con un ottimo risultato: si vota con il sistema proporzionale e l’ambizione è di essere il primo partito. Di Battista ha anche abbattuto in un solo colpo gli steccati ideologici, secondo lui strumentali solo al teatrino della vecchia politica: “L’unica differenza, oggi che siamo nel 2014, è tra cittadini onesti e delinquenti”.
Del resto la platea che ha davanti è composta in gran parte da reduci di tutti gli schieramenti e lo sa perfettamente anche lui quando si rivolge a chi “ha votato Democrazia cristiana”. Ed è proprio nell’ampio bacino degli indecisi e dei delusi che il M5S conta di pescare consensi per assestare la decisiva spallata al sistema partitocratico. Le Europee diranno se la direzione della cabina di regia Grillo-Casaleggio è quella giusta.
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