Politica

I movimenti dialogano ma non decollano: dubbi sulle primarie

All'incontro promosso da "Idea per Lecce" il dibattito è stato vivace, ma si sconta un ritardo clamoroso. Presenti anche diversi esponenti del Pd

LECCE – La “Convention per l’alternativa” promossa da “Idea per Lecce” per dare una scossa civica al centrosinistra leccese politicamente ripiegato su se stesso si è conclusa con un aggiornamento a sabato prossimo. Lo scatto da più parti auspicato, insomma, non c’è stato e anzi, in una platea comunque numerosa, i volti degli under 40 si contavano sulle dita di una mano.

Dopo l’illustrazione dei punti programmatici che il movimento dei portavoce Nicolangelo Barletti ed Ernesto Mola ha elaborato nelle scorse settimane, ci sono stati molti interventi nel merito della situazione attuale. All’incontro erano stati invitati partiti e associazioni che si riconoscono nel campo progressista, ma anche Alessandro Delli Noci che è il candidato sindaco di “Un’altra Lecce” dopo essersi dimesso dalla giunta di Paolo Perrone.

L’ex assessore ha ascoltato ma ha preso la parola solo alla fine. Il suo nome sia stato richiamato più volte: per alcuni non può essere lui la soluzione degli imbarazzi del centrosinistra, per altri invece è un’opzione da non escludere pur di interrompere il predominio che la destra esercita da venti anni. E lui ha chiarito che passi indietro rispetto alla sua candidatura non ne farà.

Ma non è tanto la diversità di vedute su Delli Noci a complicare il quadro del centrosinistra, quanto i differenti punti di vista sul metodo da seguire: in una parola, non c’è accordo sull’ipotesi primarie. La sensazione emersa da molti degli interventi è che il tempo per prepararle come si deve sia oramai scaduto, ma i sostenitori della consultazione popolare non mancano come unica maniera per ridestare un minimo di entusiasmo in una coalizione che forse non si può più nemmeno chiamare tale.

Hanno partecipato anche diversi esponenti del Pd e alcuni hanno preso la parola: dall’onorevole Fritz Massa al capogruppo in consiglio comunale Paolo Foresio. Il punto è che la debolezza principale dello schieramento risiede proprio nella divisione drammatica che esiste da lungo tempo tra i democratici e che ha impedito al partito, fino ad oggi, di trovare l’accordo su una candidatura. Tutti parlano insomma a titolo personale.

Non sono certo mancate volontà e determinazione di uscire dall’impasse e per questo durante la settimana buona parte dei movimenti presenti si incontreranno per stabilire il percorso che poi, sabato prossimo, dovrà determinare il chi o, almeno, il come.