Politica

"Contro la prostituzione le ordinanze sono un flop"

Mozione al sindaco Perrone e alla giunta di Palazzo Carafa a firma dei consiglieri all'opposizione che definiscono le ordinanze totalmente non idonee ad affrontare concretamente il problema

L'ordinanza di divieto al traffico, escluso i residenti, nella zona della stazione ferroviaria di Lecce c'è ma non si vede. Si continuano a vedere invece le lucciole, la prostituzione che continua a consumarsi tutte le notti sui marciapiedi del quadrilatero di vie rese off-limits dal divieto di traffico predisposto dal Comune di Lecce alla fine dello scorso anno. Ed ecco che a poche ore dalla conferenza stampa indetta per domani a Palazzo Carafa in cui sarà presentato il progetto sulla videosorveglianza in città - che prevede l'installazione di telecamere per il monitoraggio di aree particolarmente sensibili dal punto di vista della sicurezza o esposte a fenomeni di degrado -, i consiglieri all'opposizione dell'Unione Antonio Rotundo e Angelamaria Spagnolo chiedono attraverso una mozione al sindaco Paolo Perrone e alla sua giunta di "predisporre un piano organico di interventi in grado di affrontare in maniera non emergenziale i fenomeni che destano maggiore allarme tra i cittadini e rischiano di deteriorare la normale convivenza sociale".

"Da tempo in alcune strade nei pressi della stazione ferroviaria - si legge nella nota dei consiglieri di minoranza - si è concentrato un inquietante fenomeno di prostituzione e gli abitanti della zona sono esasperati da fenomeni che spesso degenerano in atti che mettono in discussione la stessa convivenza civile e la sicurezza urbana. D'altronde - aggiungono - le ordinanze finora assunte si sono rivelate totalmente inidonee ad affrontare il problema e gli stessi sistemi di video sorveglianza che si prevede di installare rischiano di essere, al di fuori di una ipotesi coordinata di interventi, palliativi inefficaci se non controproducenti".