Politica

Fornari: "Reazioni scomposte, il centrodestra è refrattario alle regole"

Il promotore di Una Buona Storia per Lecce commenta l'inchiesta della magistratura che ha toccato anche l'amministrazione

LECCE – Sull’inchiesta che ha coinvolto l’assessore (da oggi ex) al Bilancio, Attilio Monosi, destinatario di un provvedimento di interdizione dai pubblici uffici per un anno e che ha visto l’esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare, arriva il commento di Giuseppe Fornari, avvocato e promotore della lista Una buona storia per Lecce a sostegno di Carlo Salvemini.

“Siamo nella fase delle indagini preliminari, un giudice ha vagliato le richieste cautelari dei due pubblici ministeri ed ha con equilibrio emesso una ordinanza articolata che ha considerato forte l'impianto indiziario ed ha espresso giudizi durissimi - per quel che è dato conoscere - su una vicenda dai contorni inquietanti”.

“Le reazioni scomposte di chi già ieri sera dichiarava, con la abituale arroganza, che saremmo di fronte ad un atto che volutamente entra a gamba tesa nella campagna elettorale con atti dettati da scelte diverse da quelle esclusivamente giudiziarie ci impongono qualche considerazione”.

“Sappiamo, lo abbiamo già detto ripetutamente, che quel blocco di potere che governa Lecce da 20 anni è totalmente refrattario alle regole e ai controlli. Viene lanciata immediatamente la palla nel campo avversario (come se l'indagine e quei magistrati abbiamo potuto muoversi sulla base di una spinta del centrosinistra) e, come da prassi, si sproloquia parlando di giustizia ad orologeria”.

“Noi non dobbiamo cadere nell'errore uguale e contrario. Abbiamo tonnellate di elementi, tutti politici, che si sono accumulati in questi anni che ci consentono di dire che la trasparenza e la legalità non sono mai stati la cifra di chi governa la città da troppo tempo. Le reazioni del centrodestra confermano al contrario un fastidio per ogni controllo di legalità. L'assessore Monosi e con lui i leader del centrodestra hanno già deciso, senza tentennamenti, che si va avanti. Monosi rimane candidato e nessun dubbio -  di opportunità politica - sfiora i nostri avversari politici”.

“Noi, per conto nostro, non cavalcheremo quella indagine, ma andremo avanti con le nostre proposte, spiegando ai cittadini leccesi un dato che a noi appare acquisito. È arrivato il momento di cambiare il governo della città. Ci sono segnali inequivocabili che in questi anni si sia creato un corto circuito di potere che ha perso il senso della misura e la capacità di saper discernere ciò che è legittimo (si pensi al caso del Pug) da ciò che non lo è, ciò che opportuno da ciò che è inopportuno”.


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