Politica

Candidato, di che slogan sei?

Entra nel vivo a Lecce la campagna elettorale con manifesti a tutto spiano. Frasi sobrie e lineari sostituiscono le vecchie formule dei partiti. Ma a farla da padrone è la comunicazione sul Web

Un'immagine di Palazzo Carafa

Niente slogan "acchiappavoti" e promesse pre-elettorali quasi sempre impossibili da realizzare ma solo i faccioni dei candidati sindaci, a volte nemmeno quelli, con una frase che vorrebbe lanciare Lecce ai vertici della vivibilità nel Salento. E non solo.

La comunicazione su affissione diventa dalle prime battute sobria ed essenziale (era ora, verrebbe da dire) come dimostrano i primi "6x3" apparsi sulle plance in questi giorni. Non sappiamo se i toni resteranno questi, pacati e per nulla aggressivi, mirati semplicemente alla presentazione del personaggio politico che punta a sedere sulla poltrona di primo cittadino.

"Per una città da amare", "Lecce porta d'Europa, città del mondo", "Incontriamoci per costruire un futuro Comune". Sono solo alcuni degli slogan che si leggono in calce ai manifesti dei candidati: Mario De Cristofaro, Paolo Perrone, Antonio Rotundo. Tra non molto arriverà sicuramente quello di Pankiewlz Wojtek.

Ma a farla da padrone nel mondo della comunicazione elettorale è Internet. La Rete sembra dalle prime battute assai sfruttata dai candidati sindaci. Ognuno col proprio sito (alcuni ancora in costruzione) si propongono al vasto pubblico del Web con profili personali, appuntamenti elettorali e programmi per una città migliore.

Si organizzano anche coloro che prenotano un posto nelle liste delle coalizioni di appartenenza, come fa sta facendo Daniele Montanaro, che ha aperto un sito con tanto di calendario di appuntamenti presso il suo comitato elettorale a Lecce.