"Senza morte", taglio del nastro per mostra evento di Manfredini
Tutto pronto a Spongano per l’attesa mostra evento di Giovanni Manfredini, “Senza morte”, tre crocifissioni, allestita nello “spazio ipogeo” di Palazzo Bacile di Castiglione, trasformato per l’occasione in “museo temporaneo”.
La mostra sarà inaugurata domani, giovedì 24 marzo, alle ore 20.30, alla presenza del presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, della consigliera provinciale con delega alla Cultura Simona Manca, del sindaco di Spongano Antonio Candido, del direttore del Centro servizi interateneo per l’innovazione tecnologica delle Università del Salento, di Bari e di Foggia Salvatore Colazzo. Dopo il taglio del nastro il critico d’arte Toti Carpentieri presenterà le opere esposte. Alle ore 21.30 l’associazione culturale Federiciana eseguirà il “Requiem in Re minore per soli, coro e orchestra K. 626” di W. A. Mozart (ingresso libero fino ad esaurimento posti).
L’iniziativa, promossa da Fabio Bacile di Castiglione, con il patrocinio della Provincia di Lecce, dell’Assessore all’Industria Turistica e Culturale - Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali della Regione Puglia e del Centro servizi interateneo per l’innovazione tecnologica delle Università del Salento, di Bari e Foggia, vede la partecipazione del FAI, Fondo Ambientale Italiano Delegazione di Lecce, ed è realizzata in collaborazione con il Comune di Spongano, la Proloco locale e l’Unione dei Comuni Spongano-Diso-Andrano. L’esposizione artistica sarà aperta ai visitatori giovedì 24, venerdì 25 e sabato 26 marzo, dal mattino alla sera (ore 10 - 22), con ingresso libero (info 3498229880).
Allestita in concomitanza delle festività pasquali, la mostra vuole rappresentare un’occasione per riflettere su un significativo momento della tradizione cristiana e, in particolare, sui temi della morte e della risurrezione. Per questo si snoda nei tre giorni che preparano e precedono la domenica di Pasqua: tre giorni, tre opere, tre crocifissioni.
Autore riconosciuto nel panorama italiano e internazionale, nuovo interprete dell’eredità di Caravaggio, Manfredini esporrà solo per tre giorni i suoi dipinti in un percorso espositivo che non sarà solo visivo. Le sue opere pittoriche, infatti, saranno accompagnate dalla musica di un grande maestro, il premio Oscar Ennio Morricone che, in occasione della 56^ Biennale di Venezia, ha composto “Stabat Mater Dolorosa” per l’omonima installazione artistica di Manfredini.
Il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone dichiara: “La mostra di Manfredini, patrocinata dalla Provincia, è particolarmente interessante perché offre una doppia opportunità al pubblico. Da una parte, infatti, i visitatori potranno ammirare le opere di un importante artista contemporaneo, capace con i suoi dipinti di suscitare emozioni forti e stimolare riflessioni molto profonde. Dall’altra, avranno occasione di scoprire un luogo antico, che racconta la storia del Salento in modo nuovo. Il frantoio ipogeo di Palazzo Bacile di Castiglione, restaurato e recuperato, infatti, si aprirà al territorio, trasformandosi per tre giorni in uno spazio suggestivo in cui si arte e musica si incontrano. Un luogo che si mette in ascolto di una memoria antica d’attaccamento a usi, costumi e tradizioni ereditate”.
Composta in occasione della Pasqua cristiana la mostra “Senza morte” è una chiamata a vivere da vivi. Come spiega l’autore delle opere Giovanni Manfredini: “La morte è il limite invalicabile della condizione umana, sostituire questa immagine di verità è pretendere di annullarne il mistero. Nelle tre crocifissioni presentate v’è altro e non assistiamo all’agonia della morte, beffa del mondo contemporaneo. Consumando inesorabilmente l’attimo della vita ritroviamo il presente delle cose. Una riflessione sul rapporto tra vita e morte, compassione e devozione, rito e rappresentazione”.
L’artista non affida il racconto della Passione ad immagini solo dipinte ma a territori sconfinati dove lo spirito non conosce separazione. Una pittura-immagine dello spirito che prende il sopravvento sulla vita, sul dolore e sulla carne. Nasce con questo intento un’opera dal fortissimo carattere di installazione. Una poetica estrema e cruda o addirittura brutale, priva di mediazioni idealizzanti o intellettualistiche. Un vigore puro e pittorico, cromatico e luministico, giustapposizione di buio-luce, vita-morte, il peccato, la redenzione. Il corpo, la risurrezione, il rapimento come tema ricorrente, con riferimenti alla pittura seicentesca di Caravaggio, Goya, Ribera, Velasquez, una pittura trasportata in una nuova raffinata figurazione, sospesa tra trascendente ed imminente fatta di lacerti di pelle, sangue, sudore.
Le opere di Manfredini sono state esposte accanto a quelle di Caravaggio nella Cappella Cerasi a Santa Maria del Popolo a Roma, dove ha avuto inizio un sodalizio spirituale con Arnoldo Mosca Mondadori ed Ennio Morricone, che continua tutt’oggi. Nel 2015 Giovanni Manfredini ed Ennio Morricone presentano “Stabat Mater Dolorosa” presso la Fondazione Giorgio Cini, in occasione della 56^ biennale di Venezia. Eccezionalmente, in accompagnamento all’opera di Manfredini, ed in occasione della Santa Pasqua, questo brano originale, composto per quell’opera a due dal grande compositore e premio Oscar Ennio Morricone, accoglierà i visitatori durante i tre giorni espositivi, dal mattino alla sera.
Nato a Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena, classe 1963, Giovanni Manfredini ha allestito mostre personali a Madrid, Napoli, Milano, Roma, Berlino, Basilea, Berna, Londra, Francoforte, Stoccarda e ha partecipato a mostre collettive presso la 54^ Biennale di Venezia, MoMA PS1 (New York ), lo Stedelijk Museum (Amsterdam), SMAK (Gent), Kaiserdome Francoforte, il Kunstmuseum di Bonn (Germania), presso il Museo Fukuyama of Art (Giappone), la Galleria d’Arte Moderna di Bologna (Italia), il Mart di Trento e Rovereto (Italia).