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Carnevale della Grecìa salentina: tutto pronto per la 30°esima edizione

E' tutto pronto per la 30esima edizione del Carnevale della Grecìa Salentina, per la 36sima edizione della sfilata Martignanese e la 26esima edizione del "La morte te lu Paulinu Cazzasassi". L'appuntamento è a Martignano per i festeggiamenti, che proseguiranno fino al 14 febbraio, con ingresso gratuito. Domenica 7 febbraio l'appuntamento è da piazza Calvario a piazza della Repubblica, alle ore 14.30, per assistere alla grande sfilata dei gruppi mascherati e dei carri allegorici, che saranno premiati da una giuria. 
Martedì 9 febbraio, dalla mattina alla sera, si potrà assistere a "La morte te lu Paulinu":
alle ore 13.00 Consulu presso la palestra ex scuola elementare di Martignano; dalle ore 18.00 in piazza della Repubblica.
La Morte de lu Paulinu condensa lo spirito del Carnevale e lo espia in un rito di trapasso dall'opulenza alla penitenza ed al raccoglimento spirituale. Ma quanta allegria, quanta ironia, nella morte de lu Paulinu; rivivono le atmosfere delle feste medievali di "Inversione" dei ruoli sociali quando ai contadini era concesso dire tutto ciò che pensavano dei loro padroni; e delle feste romane denominate "Pasquinate", quando sulla statua di Pasquino (dal nome di un sarto o forse di un barbiere che parlava male dei papi e cardinali) venivano affissi biglietti di invettiva contro i potenti e i clericali.
Rivive con lu Paulinu la pratica, lontana, medievale presente nelle composizioni satiriche che venivano recitate e cantate in occasione delle feste più importanti del calendario, in particolare carnevale, che è quella dei testamenti di animali, in particolare maiali e asini, ma anche lupi o tacchini, che preludono all'uccisione sacrificale o più semplicemente alla morte degli animali che rappresentano il Carnevale giunto al limite dei suoi giorni mentre incombe la Quaresima.
Con la sua maschera in cartapesta (opera dell'artista salentina Nico Rizzo), vestito di tutto punto, lu Paulinu, fin dal mattino assisterà ai consueti riti funebri. A lui saranno rivolte le amorevoli urla della moglie Nina Sconza (l'appassionato attore in vernacolo Luigi Calò) davanti a migliaia di convenuti ridenti.
Alle 13.00, presso la palestra della ex-scuola elementare, sarà il pranzo pubblico offerto ai "parenti chiangimorti" a far degustare (il tutto gratuitamente) quanti vorranno unirsi al dolore per la morte te lu Paulinu. Piatto principe de lu consulu si conferma la trippa con le patate. Ma non mancherà la carne di cavallo preparata "al sugo ed alla "furcina" , li pimmidori schiattarisciati e le paparine. Per dolce la "coddima" (dolce a base di grano, miele ed uvetta) e le "Chiacchere mintifocu"!
Alle 20.00, in Piazza della Repubblica, per lo spettacolo teatrale della sera tanti saranno, come al solito, i riferimenti a fatti, temi e persone, pubbliche e private: dalle vicende politiche locali a quelle nazionali, dagli intrighi amorosi di paese, alle nuove dinamiche sociali. La serata si concluderà con la lettura del testamento ed il conseguente rogo del fantoccio che raffigura "lu Paulinu Cazzasassi" con la collocazione della "Quaremma", fantoccio tipico del costume popolare simbolo dell'inizio della Quaresima dopo l'opulenza dei giorni di Carnevale.
Il tutto è allietato da musica e dalla degustazione di vino e prodotti tipici. La manifestazione è organizzata da un instancabile gruppo di persone che, mosse dalla passione comune per il teatro comico e per la valorizzazione delle tradizioni locali, si prodiga per rendere l'evento, nella sua semplicità e veracità, uno degli appuntamenti più interessanti ed originali del calendario carnevalesco del Salento. Grazie al loro lavoro, come ci dicono Antonio Apostolo e Luigi Calò, tra gli interpreti e organizzatori dell'evento, "La morte de lu Paulinu" riscuote ogni anno un successo sempre maggiore di pubblico. Collaborano con loro gli enti e le associazioni del Coordinamento del Carnevale.

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