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Francesco Negro presenta "Sospese visioni"

Sospese Visioni
il nuovo disco del pianista Francesco Negro
in uscita il 18 novembre su CD e digitale - Dodicilune

Venerdì 18 e sabato 19 novembre, doppio concerto presso l'Associazione Culturale Jazz Bud Powell di Maglie.

Francesco Negro, piano
Igor Legari, contrabbasso
Ermanno Baron, batteria

Sospese Visioni è il nuovo album del pianista Francesco Negro, in uscita l’18 novembre per la Dodicilune.

Classe 1986, e formatosi sul doppio binario della musica classica e del jazz, Francesco Negro dà alla luce il suo sesto album, il terzo con il contrabbassista Igor Legari e il batterista Ermanno Baron. Un album, Sospese Visioni, che chiude un percorso stilistico di questo trio, iniziato nel 2011 con Silentium e poi con Aspettando il tempo nel 2015. Ed è proprio il tempo, e con esso la ricerca del suono e del silenzio, il filo conduttore di questa trilogia.

“Sospese Visioni” è la fotografia di un percorso che si articola in otto tracce. I frammenti (IV e V) seguono la numerazione fin dal primo album del trio, invece, i titoli degli altri brani fanno riferimento a ispirazioni estemporanee, momenti e visioni - appunto - “sospese” in cui Francesco è riuscito a cogliere una melodia, un sentiero musicale che è stato poi esplorato in studio con Legari e Baron. Una formazione solida e tenace, un trio capace di produrre trame fittissime, pulsazioni perpetue e ritmi incalzanti, alternando momenti di improvvisazione totale a situazioni solitarie e più riflessive.

Le visioni di Francesco Negro sono indipendenti ma legate dallo stesso principio creativo che le ha ispirate. Il tempo, appunto, che non è mai ingannato, illuso o frainteso, ma piuttosto un rifugio in cui abbandonarsi e accettarsi. Nella casa dei suoni di Francesco, il fiato e il suono si rigenerano, il tempo e le visioni vengono condivise, generando nuovi dialoghi a tre.

L’album si chiude con un brano della pianista Carla Bley, frutto più di una folgorazione che di una visione. Ida Lupino, infatti, è una dedica che riporta Negro indietro nel tempo, al 2002, quando un pianista adolescente di origini salentine ascolta per la prima volta a Perugia Carla Bley in concerto, a Umbria Jazz. Un cerchio che oggi si chiude e risonanze che, alla fine, arrivano.


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