"La mafia siamo noi". Presentazione di un libro scomodo
LECCE – Alle 18.30 presso lo store Mondadori di via Cavallotti ci sarà la presentazione del libro “La mafia siamo noi” (Add editore). Con l’autore, Sandro De Riccardis, giornalista del quotidiano La Repubblica, dialogheranno don Raffaele Bruno e Alessandro Leo dell’associazione Libera.
“Ingegneri, geometri, architetti. lobbisti, medici, cancellieri di tribunali, piccoli e grandi imprenditori. Sono loro gli uomini piu? preziosi per le cosche, perché mentre i politici cambiano, la rete di funzionari e burocrati della pubblica amministrazione resta sempre li?, dove una firma può valere milioni di euro. E negarla può costare la vita.”
"La mafia siamo noi" e? un viaggio da Nord a Sud negli equivoci della lotta alla mafia, attraverso le occasioni perse dallo Stato e dalla società civile. Ma e? anche il racconto delle storie di chi lotta in prima persona nel luogo in cui vive, partendo dai problemi di cui nessuno si occupa, dalle ingiustizie che altri fanno finta di non vedere. La mafia siamo noi quando non ci chiediamo “Io che cosa posso fare?” nel luogo in cui siamo, nel tempo che viviamo, nel degrado delle nostre citta?, nel nostro quartiere, nel cortile del nostro condominio. Siamo noi quando con i nostri like su Facebook ci sentiamo dalla parte dei giusti, in una battaglia che non stiamo combattendo. Siamo noi davanti alla tv, spettatori inermi davanti a fiction cariche di retorica. Siamo noi, inconsapevoli strumenti di riciclaggio quando pranziamo nei ristoranti, balliamo nei locali, facciamo shopping nei negozi acquistati dai colletti bianchi dei clan. Siamo noi che non capiamo che il crimine non e? una categoria astratta. E? l’imprenditore che accetta il denaro sporco e lo rimette nell’economia sana. E? il funzionario comunale che chiude un occhio e firma atti che non dovrebbe firmare, lo studente che acquista pochi grammi di marijuana per una serata con gli amici, la signora che chiama il potente del quartiere per riavere l’auto rubata. Le storie che racconta questo libro dicono che l’impegno condiviso di cittadini che credono in un progetto di riscatto e? piu? forte della paura e dell’intimidazione. E? piu? autentico degli slogan nei cortei, dietro gli striscioni con i volti degli eroi antimafia. Morti per aver combattuto nella loro realta?, nel loro tempo, le loro battaglie.