La Notte della Taranta raccontata dal bassista Silvio Cantoro
La Notte della Taranta dal 1999 al 2015, raccontata dal bassista Silvio Cantoro, vissuta in prima linea sul palco e dietro le quinte. Venerdì 16 nov 2018, la presentazione dell libro in oggetto, insieme a Sergio Blasi, autore della prefazione. Libreria Liberrima, Lecce, ore 19,00. Gli incontri, le relazioni umane, gli arrivederci, gli addii, in un unico grande abbraccio dedicato al rimpianto Direttore Artistico Sergio Torsello.
Le immagini inedite, i racconti, le testimonianze di Maurizio Dehò, Manolo Badrena, Vittorio Cosma, Stewart Copeland, Ambrogio Sparagna, Mauro Pagani e Phil Manzanera, in un diario di ricordi, ma non solo: anche un racconto sugli effetti meravigliosi che idee, capacità individuali e gioco di squadra possono produrre.
Brano estratto dalla “Prefazione” di Sergio Blasi: […] Ha un segno particolare il libro che vi troverete a leggere. È il primo libro su La Notte della Taranta scritto da un protagonista di quell’esperienza. Non è per sentito dire, ma chi scrive ha vissuto in prima persona dall’alto del suo “basso“, gli incontri, le prove, i concerti, le tournée. Le cene dopo i concerti, le discussioni, le risate, gli abbracci, gli arrivederci, gli addii. È uno spaccato sincero e vero dal punto di vista di uno degli unici e fondamentali protagonisti della “Notte“: un musicista. […]
Brano estratto dall’introduzione: “il Point of view” di Silvio Cantoro […] Tutti gli effetti sono stati osservati, descritti, discussi: le influenze positive che l’evento ha avuto sul turismo, la rivalutazione culturale della “taranta” e del “tarantismo”, l’azione di marketing territoriale decisamente ben riuscita, e molto altro. Esiste un ulteriore effetto benefico secondario, forse minimo data la ridotta numerosità dei beneficiari, che la manifestazione ha indotto e induce ogni anno: quello della crescita professionale dei musicisti locali che, lavorando con i Maestri concertatori, arricchiscono il curriculum, acquisiscono visibilità e si “rivendono” in proprio spettacoli a volte riusciti bene e a volte meno, frutto anche degli stimoli che ogni singolo sa cogliere ed elaborare dall'esperienza di ogni edizione. Il punto di vista delle narrazioni che seguono è quello di chi ha vissuto “La Notte della Taranta” da musicista, il “basso” esattamente, per circa quindici anni. Un “musicista di periferia”, con esperienze più o meno importanti alle spalle e che si ritrova a dialogare e discutere con grandi musicisti e personaggi di livello internazionale. […]