Diario post mortem, aperitivo letterario con reading musicato
Per la rassegna "Aperitivo letterario", il Caffè Letterario di Lecce presenta "Diario post mortem" di Roberta Cleopazzo.
Un percorso all’indietro, dalla morte alla vita, raccontato in un diario scritto a ritmo di musica, ricco di riferimenti letterari, pittorici, fisici. “Diario post mortem” di Roberta Cleopazzo, in uscita per Collettiva edizioni indipendenti nella collana “Taccuini e altre cose”, è un libro da leggere ma anche da guardare, ascoltare, assaporare. Mescolando appunti, disegni, desideri e riflessioni, “Diario post mortem” è un inno alla rinascita, uno stimolo a rialzarsi e ripartire.
Roberta Cleopazzo, salentina, classe 1976, ha studiato al liceo artistico e poi al DAMS di Bologna, dove ha trascorso 25 anni lavorando come graphic designer. A Bologna ha studiato teatro e collaborato con collettivi organizzando festival dedicati alle arti digitali, urbane e alla musica elettronica, nel tempo libero dilettandosi come dj con lo pseudonimo di Rebecca Wilson. Tornata a Lecce nel 2019, in un inverno trascorso isolata al mare, scrive “Diario post mortem” e da qui riparte il suo percorso artistico.
Tra luci, immagini e note, la presentazione proporrà dal vivo il viaggio astratto, psichedelico che si compie nel “Diario”: «Un viaggio dopo la morte», racconta Roberta Cleopazzo, «in spazi immaginari, col corpo che diviene polvere, aria, nuvola, filo che volteggia nello spazio e che può raggiungere qualsiasi cosa immaginata e desiderata da viva, che sia l’insinuarsi in una casa sconosciuta o entrare in un quadro di Van Gogh, salire su un palco e suonare al pianoforte il pezzo sempre sognato e conoscere Satie e altri musicisti, o tuffarsi nel fondale marino dove scoprire meraviglie. Per approdare, infine, nell’universo, nel “filo-spazio”, come è definito nel diario, dove tutto nasce. Dimensioni extraterrene, forme, musiche e arte si mescolano in un viaggio vertiginoso che proverà con la lettura a farvi immergere nelle pagine di un diario e “volare” dalla morte fino a ritrovare la Vita».
Reading musicato a cura di Roberta Cleopazzo;
chitarra: Stefano Greco;
proiezioni: Simona De Carlo.