Alfredo Ronzino presenta il suo primo disco: "Uno"
Alfredo Ronzino si definisce un creativo e, in effetti, lo è. Una laurea in scienze Politiche, grafico part time, musicista con svariati trascorsi (su tutti l'esperienza con gli Xanti Yaca) e, negli ultimi anni, la politica. Alla soglia dei cinquant'anni, Alfredo Ronzino ha deciso di pubblicare "Uno", un "piccolo disco" di sei tracce che prende il titolo dal concetto filosofico che uno vale uno e che mutua le sonorità dalla cosa più democratica che ci sia: la musica pop. Testi in italiano, sonorità pop rock e lui che suona quasi tutto: chitarra acustica, classica, elettrica, piano, organo e, ovviamente, canta.
Alfredo Ronzino è una sorta di one man band che si ispira a tanti e riesce a sintetizzarli in una propria identità. Così, con spontaneità, senza strafare e forzare troppo, il nuovo lavoro si apre con "Riflesso in uno specchio", una ballata acustica dalle ritmiche scarne e arpeggi a iosa. Segue "Il lato oscuro della luna", più ritmica, sincopata e rock, un brano solare, divertente, ballabile e che parla d'amore. Formula che viene ripetuta anche in "Al di là delle paure", ma in versione elettrificata. Voce pulita, come la sua musica e il sorriso di "uno" senza tante pretese, che non sogna di cambiare il mondo con la musica né di diventare una star: "Si viene dal nulla, si va verso il nulla. In questa assurda certezza si compie il gioco della vita che si fa musica, si fa canzone". E il disco si completa con la battistiana "Malgrado noi" e con la più introspettiva "Sei come il vento".