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A Leverano arriva il secondo “Simposio Internazionale di Scultura”

LEVERANO - Si terrà dal 29 aprile al 6 maggio a Leverano il secondo Simposio Internazionale di Scultura, a cura dell'associazione Mujmuné OdV nell'ambito del progetto “Ingranaggi di comunità”, in collaborazione con il Comune di Leverano, l'associazione Inachis Leverano, l'associazione Levante e Zoom Culture. Dopo la prima edizione del 2014 torna un evento di altissima valenza culturale, fondato su un progetto partecipato che traduce l'esigenza condivisa di vivere l'Arte fuori dagli schemi convenzionali, deputati ad accogliere intenditori taciturni, e rischia un movimento inconsueto verso il centro, suggerendo una fruizione orizzontale e respirabile nei luoghi della quotidianità, a cominciare dalle fasi germinali di creazione delle opere d'arte e aspirando ad una vivace e sentita partecipazione di tutta la comunità. Un enorme laboratorio a cielo aperto dove i gesti e le emozioni degli scultori saranno costantemente a disposizione della comunità e dei visitatori per ammirare tutte le fasi evolutive in fieri di un'opera d'arte.

E se nel 2014 fu il marmo ad essere protagonista, nel 2023 toccherà ad un elemento tipico del territorio salentino come il tronco d'ulivo farsi modellare dalle mani sapienti degli artisti. Stroncato dal virus della Xylella che ha letteralmente devastato ettari di alberi ed un intero paesaggio, l'ulivo torna a vivere con il linguaggio sempreverde dell'Arte. Il Simposio si svolgerà prevalentemente all'interno del Parco di Patula Cupa, emblema di un processo rigenerativo che sta trasformando una vecchia palude bonificata in un enorme polmone verde. E sarà qui che le opere, una volta completate, troveranno la loro collocazione definitiva in un connubio perfetto tra l'atto creativo e la sua funzione proiettata nel tempo. Prima della manifestazione, i tronchi di ulivo saranno custoditi dalle amiche e dagli amici di Inachis Leverano presso il Giardino delle Fate, dove vi sarà una presentazione anticipata del Simposio.

GLI ARTISTI

FRANCESCO PAGLIALUNGA. Scultore, nato a Lecce nel 1991, nel suo lavoro predilige la funzione sociale dell'arte, capace di raccontare senza veli e illusioni un cambiamento positivo della società nella realtà in cui ci muoviamo. Dopo i primi studi all'Istituto Statale d'Arte di Lecce, Paglialunga si è formato all'Accademia di Belle Arti di Lecce. Dal 2014, partecipa a diversi premi internazionali di scultura monumentale. Nel 2017 una borsa di studio gli ha permesso di specializzarsi, lavorando per un anno, sotto la guida dello scultore Italiano Gianpietro Carlesso. Nello stesso anno segue uno stage di scultura alla Royal Accademy of fine Arts, Londra. Si deve a queste esperienze l'interesse di Paglialunga per la scultura in marmo e pietre dure e per le nuove tecnologie nella scultura monumentale contemporanea, che, successivamente nel 2018, lo portano a scrivere due volumi sulla scultura monumentale, “Il marmo e la pietra nella scultura monumentale contemporanea” e “Materia, forma e nuove tecnologie nella scultura monumentale contemporanea”. Da gennaio 2018 è docente di scultura e di tecniche del marmo e delle pietre dure, presso l’Accademia di Belle Arti Fidia di Vibo Valentia, Calabria. Le sue opere oggi, riscuotono grande attenzione dalla critica più diversificata, compare in numerose testate giornalistiche, cataloghi e riviste d’arte curate con testi da critici, scrittori, poeti e giornalisti. Le sue opere suscitano una presa di coscienza nell’individuo, comunicando attraverso le forme valori morali dell’uomo e contenuti che inducono l’osservatore ad una profonda riflessione sulla condizione umana.

ÖZER AKTİMUR Özer Aktimur nasce nel 1973, vive e lavora fra Istanbul e Tairano di Quà (VC). Dopo aver concluso gli studi Accademici nel 1997, nello stesso anno avvia la sua attività espositiva per la Scultura, dal 2002 inizia l'insegnamento di Scultura all'Accademia di Belle Arti di Istanbul. Ha partecipato e partecipa a numerose rassegne espositive di carattere Nazionale ed Internazionale fra Personali e Collettive. Viene coinvolto fin da ragazzino nell'attività familiare e sviluppa naturalmente l'approccio manuale alla materia. Conosce attraverso il padre, abituato all'utilizzo del legno nelle riparazioni, le funzionalità degli utensili di laboratorio. È probabilmente quest' ultima l'influenza che lo fa avvicinare inconsapevolmente alla scultura, la voglia di sfruttare la manualità per creare forme espressive. La produzione artistica degli ultimi anni si è concentrata sulla figura umana ‘rarefatta’ che assurge a simbolo di una pacata riflessione sulla vita, sul Cosmo e sul suo costante ed inesorabile trasformarsi, creando il Tempo e la Storia. Una visione cosmogonica dove, come per Lucrezio, la materia è eterna nel suo divenire. Così, materiale informe, disseminato negli spazi cosmici, si ammassa, coagula e prende mano a mano forma nel vento della vita che spira prepotente nell’Universo.

RENZO DURANTE Nasce a Nardò (Lecce) il 24/02/1980. Nel 2000 consegue il diploma in Decorazione Plastica presso l’Istituto Statale d’Arte di Lecce e nello stesso anno si trasferisce a Firenze dove lavora in diverse aziende operanti nel settore del marmo e della pietra serena. Nel 2005 ritorna nel suo paese d’origine, Leverano (Lecce), dove prosegue e approfondisce la ricerca nel campo della scultura con la lavorazione di diversi materiali come il legno, il marmo, la pietra leccese(calcare) e la pietra “viva”(roccia). Oltre alla scultura, si occupa anche di conservazione e restauro lapideo in Italia e all’estero. Nel 2015, in collaborazione con l’Università della Pennsylvania (USA) entra a far parte di un progetto di restauro e conservazione architettonica del sito archeologico dell'antica città frigia di Re Mida, Gordion (Yassihoyuk) in Turchia. Le sue opere sono esposte in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.

CALENDARIO DEL SIMPOSIO 29 aprile 9:00 - Arrivo degli artisti, preparazione delle attrezzature e dei tronchi. 20:00 - Presentazione del Simposio con introduzione dei partecipanti nella sede di Mujmuné - OdV presso la Corte Martina. 30 aprile - 5 maggio: 9:00-13:00 / 14:00-18:00 - Lavoro degli artisti al Laboratorio a Cielo Aperto nel Parco di Patula Cupa, aperto al pubblico. Spazio aperto alla partecipazione dei ragazzi delle scuole locali. 6 maggio 9:00-13:00 - Ultimi interventi degli artisti sulle opere in corso di realizzazione. 20:00 - Presentazione delle sculture realizzate 20.30 - Intervento delle istituzioni 21:00 - Premiazione dei vincitori del concorso letterario su Patula Cupa. 21:30 - Concerto di Giancarlo Paglialunga con Massimiliano De Marco e Giuseppe Anglano presso gli orti urbani di Patula Cupa.


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