Economia

Monteroni, Ascom: "Basta con il commercio selvaggio"

Negozianti sul piede di guerra contro l'apertura di una struttura di 1.200 metri quadrati. Chiedono un incontro urgente con gli amministratori e l'intervento e delle confederazioni di categoria

Hanno chiesto a gran voce per anni uno stralcio di piano che garantisse una riorganizzazione delle attività commerciali a Monteroni. Soprattutto una mappa mirata a salvaguardare botteghe e negozi che rischiano di essere "mangiati" dalla grande distribuzione organizzata. Il problema delle mancate attuazioni dei piani commerciali non è solo locale, sia chiaro, ma segnali per difendere il piccolo commercio possono giungere anche da un Comune che ha ben chiaro il problema, lo sente proprio, e fa di tutto per stimolare un mercato meno generico e più radicato rispetto alla peculiare caratteristica del territorio.

E invece, a sentire le proteste dell'Associazione commercianti di Monteroni, qui le cose avrebbero preso tutta altra direzione: "Ora è chiaro perché l'amministrazione comunale non ha voluto redigere un piano commerciale ed istituire una consulta ad oc - spiega Vincenzo Magliocchini - presidente dell'Associazione commercianti. "Il Comune vuole avere mano libera sulla realizzazione selvaggia di centri commerciali, proprio come sta avvenendo. Ecco perché - aggiunge - dichiariamo lo stato di mobilitazione e chiediamo un incontro urgente con gli amministratori".

L'allarme lanciato da Ascom nasce dalle preoccupazione che tra via Martiri di Via Fani e la provinciale per San Pietro in Lama, ormai zona centrale del paese, dovrebbe nascere una struttura commerciale di circa 1.200 metri quadrati, che non sarà certo un ipermercato, ma basta - a dire dell'associazione - a dare un'altra spallata al piccolo commercio. La zona in questione si estende per poco meno di 20mila metri quadrati e viene definita "mista" per il fatto che per metà è destinata al commercio e per metà agli artigiani.

"Un imprenditore di un comune vicino ha acquistato, per 5mila euro l'una, le licenze di cinque attività commerciali che altrimenti avrebbero smesso di esercitare a Monteroni - spiega Magliocchini. E aggiunge: "Sfruttando la normativa della concentrazione delle attività, articolo 9 della Legge regionale numero 11 dell'agosto 2003, ha chiesto e, pare ottenuto dall'amministrazione comunale, l'autorizzazione alla costruzione di una media struttura commerciale di circa 1200 metri quadrati".

"Sono anni che l'Asom non fa che ripetere agli amministratori l'importanza e la necessità di dotare il nostro comune di uno strumento di programmazione commerciale. Solo attraverso questo documento - continua - si possono individuare interventi mirati alla salvaguardia e allo sviluppo del piccolo commercio verificare, inoltre, la eventuale necessità dell'insediamento e regolamentazione di medie strutture commerciali. Ci piacerebbe conoscere, infine, il parere di Confcommercio e Confesercenti riguardo l'interpretazione dell'articolo 9 sulla nuova disciplina del commercio. Siamo pertanto convinti - conclude Magliocchini - che l'idea di privilegiare un singolo imprenditore che si appropria di alcuni esercizi commerciali virtuali, non sia legittimo. La legge di cui sopra è a tutela e non a svantaggio dei piccoli commercianti".


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