Economia

Disposto reintegro in Mps per 109 dipendenti transitati nella società Fruendo

Al termine di una battaglia legale, buona notizia per i dipendenti che hanno fatto ricorso e che erano stati coinvolti nella cessione del ramo d'azienda per i servizi di back-office

LECCE – Entro marzo rientreranno in Monte dei Paschi di Siena 109 dipendenti salentini che avevano presentato ricorso dopo essere stati coinvolti nel processo di esternalizzazione dei servizi di back-office, transitando nella società Fruendo,.

In esecuzione delle sentenze che hanno sancito l’illegittimità della cessione del ramo d’azienda, è stata, infatti, emanata una informativa sindacale che sancisce il reintegro. Beneficeranno dell'epilogo della battaglia legale duranta sei anni, considerando i sei i poli dell’istituto bancario toscano sparsi in Italia, 453 lavoratori. Il reintegro prevede comunque, temporaneamente, il distacco presso Fruendo per un anno.

Soddisfatto per l’esito della vertenza si è detto Maurizio Miggiano, segretario generale della Fisac Cgil Lecce: “Il reintegro è un segnale importante nel settore bancario e assicurativo. Va avviata una riflessione sulla cessione del ramo di azienda: in questo settore le attività sono troppo connesse tra loro. La materia va riportata nell’alveo della contrattazione sindacale, non solo legale, per individuare rami di azienda che abbiano consistenza di autonomia funzionale per tutelare i lavoratori che fanno parte di quel ramo”.

La consapevolezza è, comunque, che ci siano da rimettere al loro posto ancora alcuni tasselli: “Dopo questo importantissimo risultato, l’impegno, unitamente alla Segreteria Nazionale Mps, rimane quello profuso fin dall’inizio di questa vicenda: continuare a lavorare affinché vengano individuate, nell’ambito della procedura prevista dall’articolo 18, garanzie occupazionali e normative per tutti i dipendenti di Fruendo, tutelando, allo stesso modo, sia i ricorrenti - per i quali è previsto il distacco temporaneo di 12 mesi -, sia i colleghi che rimarranno in Fruendo”. Quando si realizzò la cessione erano, infatti, 180 i dipendenti del polo di Lecce coinvolti.


Si parla di