Economia

Al bar trovi un amico: il prezzo bloccato per 4 mesi

Al bar listini bloccati per quattro mesi. La campagna nazionale di sensibilizzazione pensata da Confcommercio e Fipe, "Un prezzo per amico", arriva anche nel Salento. La presentazione stamani a Lecce

Al bar listini bloccati per quattro mesi. La campagna nazionale di sensibilizzazione pensata da Confcommercio e Fipe "Un prezzo per amico", arriva anche nel Salento con la presentazione dell'iniziativa tenuta questa mattina a Lecce, nella sede della confederazione di palazzo Cicolella, dal presidente Alfredo Prete e dal direttore Antonio Rizzo. In tempi di crisi economica e di carovita, la Fipe (Federazione italiana dei pubblici esercizi) si rivolge ai suoi associati, sono circa 1000 i titolari di bar nella provincia di Lecce, per chiedere loro, attraverso un formulario, proposte e adesioni all'iniziativa che già oggi prende il via su tutto il territorio nazionale.

A questa promozione gli esercenti potranno aggiungere altre proposte, come d'altra parte già sta avvenendo in latri locali. Un numero sempre più crescente di operatori, infatti, sta cercando di affrontare spontaneamente la crisi intervenendo sui prezzi attraverso offerte speciali, a "pacchetto" e ad "orario": happy hour, menu fisso al bar, carta fedeltà, sconti famiglia e d altro ancora.

In altre parole, se nella provincia salentina il prezzo medio di una tazzina di caffè si aggira intorno a 70 centesimi, 1 euro il cappuccino, 60 centesimi la brioche (piccola), 1 e 10 centesimi la grande, Fipe chiede ai commercianti che aderiscono all'iniziativa di mantenere inalterato il listino almeno fino al 28 febbraio 2009.

D'altronde l'idea nasce da una esigenza a sua volta motivata dai dati: tra agosto 2007 e agosto 2008 si è registrato un calo nazionale di consumi nei bar che si aggira intorno al 41,5 per cento. Scende addirittura il consumo del classico caffè al bar (4,1 per cento), dell'aperitivo (4,2 per cento), della colazione mattutina 83,3 per cento). Il motivo? L'aumento dei prezzi, che in nel periodo di cui sopra si è aggirato intorno al 4 per cento.

"Certamente il blocco dei listini per qualche mese, anche abbinato a offerte promozionali non può risolvere il problema - ammette il presidente della Confcommercio Lecce Alfredo Prete - ma sicuramente rappresenta una testimonianza di forte sensibilità nei confronti dei consumatori, sempre più perplessi e preoccupati per una situazione economica di cui ancora non riesce a intravedere una via d'uscita".