Sorpreso a spacciare nonostante i domiciliari, condannato a quattro anni
Giudizio abbreviato per un 28enne di Cursi già arrestato in diverse occasioni sempre per reati legati allo spaccio di droga
LECCE – Lui c’era cascato ancora una volta, e i carabinieri della stazione di Maglie, che lo attendevano al varco, l’avevano colto nuovamente sul fatto. Giulio Grecuccio, 28enne noto per reati inerenti gli stupefacenti, era finito ancora in manette. Benché ai domiciliari aveva continuato l’attività di spaccio, una recidiva che gli è costata una condanna a quattro anni al termine del giudizio con rito abbreviato dinanzi al gup Stefano Sernia. Il 28enne è assistito dall’avvocato Simone Viva, per lui l’accusa aveva chiesto una condanna a se anni.
I militari lo seguivano da quando, uscito dalla casa circondariale di Borgo San Nicola, era tornato a Cursi per scontare gli arresti domiciliari, attraverso servizi di osservazione, controllo e pedinamento, anche mediante l’ausilio di telecamere, con le quali erano riusciti a documentare l’intensa attività di spaccio di Grecuccio. A fine agosto scorso i carabinieri avevano deciso di intervenire, bloccando prima un acquirente, poi identificato e trovato in possesso di una dose di eroina appena comprata, per poi entrare nell’abitazione del pusher ai domiciliari.
L’ultimo arresto era avvenuto a gennaio 2016, mentre a novembre del 2013 era stato fermato sulla strada statale dalla polizia: nell'auto, assieme alla compagna e a un bimbo di appena sei mesi, anche eroina nascosta sotto il sedile per un valore di circa 20mila euro.